Il Governo ha approvato in via definitiva otto decreti delegati attuativi della legge n. 107/2015
Nella seduta del 7 aprile 2017 il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame definitivo otto decreti legislativi di attuazione dellarticolo 1, commi 180 e 181, della legge 13 luglio 2015, n. 107, sui quali in precedenza si erano espressi, per il prescritto parere, i due rami del Parlamento.
I decreti legislativi attendono ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Le nuove norme entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico, salvo alcune eccezioni.
Dal sito web del Governo si riporta lo stralcio del comunicato riguardante largomento.
Nello specifico, i provvedimenti prevedono:
1. Formazione e accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria e tecnica - Il decreto delinea larticolazione del percorso unitario di accesso e formazione ai ruoli a tempo indeterminato del personale docente della scuola secondaria, nonché dellinsegnamento tecnico-pratico, denominato Sistema di formazione iniziale e di accesso. Elenca inoltre i criteri e le metodologie da adottare al fine di realizzare un percorso unitario tra formazione e accesso ai ruoli.Viene prevista lemanazione con cadenza regolare del bando di concorso sul numero di posti che si prevedono vacanti e disponibili al termine del triennio corrispondente al percorso formativo.
2. Promozione dellinclusione scolastica degli studenti con disabilità - Il decreto aggiorna, riorganizza e razionalizza i provvedimenti vigenti in materia, tenendo conto della nuova prospettiva nazionale ed internazionale dellinclusione scolastica, riconosciuta quale identità culturale, educativa e progettuale del sistema di istruzione e formazione in Italia. Nellambito della promozione dellinclusione il decreto mette a sistema gli interventi a sostegno dellinclusione scolastica, per armonizzare e valorizzare le politiche e la cultura inclusiva di tutti gli attori coinvolti: interviene, in particolare, sulla revisione delle modalità e dei criteri di certificazione, la modificazione della formazione iniziale degli insegnanti di sostegno e lobbligo di formazione sulle tematiche dellinclusione per il personale della scuola. Lobiettivo principale è quello di garantire allalunno e allo studente con disabilità certificata di poter fruire, in unottica ragionata, di tutti i servizi di cui ha diritto; si chiariscono inoltre i beneficiari di specifiche misure di inclusione scolastica peculiari per i minori disabili.
3. Revisione dei percorsi dellistruzione professionale, nel rispetto dellarticolo 117 della Costituzione, e raccordo con i percorsi dellistruzione e formazione professionale - Il decreto supera la sovrapposizione tra istruzione professionale e istruzione tecnica attraverso il rafforzamento dellidentità dellistruzione professionale, prevedendo indirizzi di studio ispirati a un moderno concetto di occupabilità, riferito ad ampie aree di attività economiche, e non a singoli mestieri. Si supera anche la sovrapposizione dei percorsi dellistruzione professionale con quelli di formazione professionale (IeFP) di competenza delle Regioni, prevedendo il raccordo tra listruzione professionale e le istituzioni formative in modo stabile e strutturato. Viene inoltre riconosciuta alle scuole la possibilità di ampliare lofferta formativa anche attraverso la realizzazione di percorsi di qualifica professionale, sempreché previsti dalla programmazione regionale. Si potenziano gli indirizzi di studio quinquennali dellistruzione professionale attraverso lincremento delle ore di laboratorio e si prevede la presenza, su tutto il territorio nazionale, di un sistema unitario e articolato di Scuole professionali. Sono stanziati 25 milioni per lapprendistato.
4. Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni - Il decreto nasce dallesigenza primaria di garantire, sin dalla nascita, pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco a tutte le bambine e a tutti i bambini, concorrendo ad eliminare disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali attraverso il superamento della dicotomia tra servizi educativi per la prima infanzia e la scuola dellinfanzia, costruendo un percorso educativo e formativo unitario, pur nel rispetto delle specificità di ciascun segmento. In questa prospettiva il provvedimento valorizza lesperienza educativa dalla nascita a sei anni, con lobiettivo di dare adeguata collocazione a tale esperienza allinterno del percorso di formazione della persona. Il decreto, tenuto anche conto dellorientamento europeo, elimina la cesura tra i due periodi dellinfanzia, fornendo indicazioni e linee guida per servizi educativi e di istruzione di qualità.
5. Effettività del diritto allo studio - Al fine di garantire su tutto il territorio nazionale leffettività del diritto allo studio degli alunni e delle alunne e degli studenti e delle studentesse del sistema nazionale di istruzione e formazione, statale e paritario, fino al completamento del percorso di istruzione secondaria di secondo grado, il decreto riorganizza le prestazioni, anche accessorie, per il sostegno allo studio promuovendo un sistema di welfare studentesco fondato sulluniformità territoriale dei servizi per il diritto allo studio. Sono stanziati circa 40 milioni per le borse di studio, altri 10 milioni per i sussidi didattici agli alunni con disabilità e ulteriori 10 milioni per il comodato duso dei libri di testo e dei sussidi digitali. Il provvedimento definisce inoltre le modalità per lindividuazione dei requisiti di eleggibilità per laccesso alle prestazioni da assicurare sul territorio nazionale e individua i principi generali per il potenziamento della Carta dello studente.
6. Promozione della cultura umanistica e sostegno alla creatività - Il decreto prevede che il Ministero dellistruzione, delluniversità e della ricerca, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, lIstituto nazionale documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE), le istituzioni scolastiche, le Istituzioni dellalta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), gli Istituti tecnici superiori (ITS) e gli Istituti di cultura italiana allestero concorrano a realizzare un sistema coordinato per la progettazione e la promozione della conoscenza delle arti e della loro pratica quale requisito fondamentale del percorso di ciascun grado di istruzione del sistema nazionale di istruzione e formazione.
7. Disciplina della scuola italiana allestero - Il decreto aggiorna gli ordinamenti per rispondere in maniera flessibile alla realtà socio-economica di ciascuno dei Paesi esteri in cui si opera, rafforza la missione di promozione della cultura italiana allestero e il suo coordinamento con le iniziative dellintero sistema Paese e razionalizza le norme sul personale allestero.
8. Valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato - Il decreto riordina e coordina in un unico testo le disposizioni vigenti in materia di:
•ammissione alla classe successiva per gli alunni del primo ciclo, prevedendo lammissione anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione;
•esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, che viene semplificato nel numero di prove scritte e nelle modalità di attribuzione della valutazione finale. Inoltre la presidenza delle commissioni desame viene attribuita al dirigente scolastico;
•esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, con, tra laltro, la riduzione a due delle prove scritte e leliminazione della prova multidisciplinare predisposta dalla commissione, riconoscendo un maggior peso al percorso scolastico;
•prove INVALSI, con leliminazione della prova scritta a carattere nazionale dallesame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. La prova verrà effettuata in un altro momento dellanno scolastico e con la sola funzione di requisito obbligatorio di ammissione allesame. Il decreto prevede inoltre lintegrazione delle prove di italiano e matematica con una ulteriore sezione per la rilevazione dellapprendimento della lingua inglese;
•attestazione delle competenze nel primo ciclo, prevedendo la definizione mediante apposito decreto ministeriale di un modello di attestazione delle competenze trasversali e delle competenze chiave di cittadinanza da rilasciare al termine della terza classe di scuola secondaria di primo grado;
•commissioni desame, con listituzione di un apposito albo regionale dei Presidenti, cui potranno accedere dirigenti scolastici e docenti della scuola secondaria di secondo grado in possesso di requisiti definiti a livello nazionale nonché la previsione di unapposita formazione dedicata ai Presidenti di commissione