Liturgia delle ore - Archivio
Ufficio letture

SS. Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno

INVITATORIO

Signore, apri le mie labbra.


Ant.Venite, adoriamo Cristo Signore,
fonte di ogni sapienza.
  

SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finche dura "quest‘oggi" (Eb 3,13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
  acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
  a lui acclamiamo con canti di gioia. (Ant.)

Poiché grande Dio è il Signore, *
  grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
  sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l‘ha fatto, *
  le sue mani hanno plasmato la terra. (Ant.)

Venite, prostràti adoriamo, *
  in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
  il gregge che egli conduce. (Ant.)

Ascoltate oggi la sua voce: «Non indurite il cuore, *
  come a Merìba, come nel giorno di Massa
    nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: †
  mi misero alla prova, *
  pur avendo visto le mie opere. (Ant.)

Per quarant‘anni mi disgustai di quella generazione †
  e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
  non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
  Non entreranno nel luogo del mio riposo». (Ant.)

Gloria al Padre e al figlio, *
  e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre*
  nei secoli dei secoli. Amen. (Ant.)
 
Ufficio delle letture

O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l‘Ufficio con l‘Invitatorio.

INNO

    Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell‘amore del Padre.

Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.

Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:

pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.

Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
 
1 ant.Chi si fa piccolo come un bambino
sarà il più grande nel regno dei cieli.
 
SALMO 130 Confidare in Dio come il bambino nella madre
Imparate da me che sono mite ed umile di cuore (Mt 11, 29).

Signore, non si inorgoglisce il mio cuore *
    e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi, *
    superiori alle mie forze.

Io sono tranquillo e sereno †
    come bimbo svezzato in braccio a sua madre, *
    come un bimbo svezzato è l‘anima mia.

Speri Israele nel Signore, *
    ora e sempre.

1 ant.Chi si fa piccolo come un bambino
sarà il più grande nel regno dei cieli.
 
2 ant.In sincerità e gioia, mio Dio,
offro a te tutti i tuoi doni.
 
SALMO 131, 1-10 (I) Le promesse divine fatte a Davide
Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre (Lc 1, 32).

Ricordati, Signore, di Davide, *
    di tutte le sue prove,
quando giurò al Signore, *
    al Potente di Giacobbe fece voto:

«Non entrerò sotto il tetto della mia casa, *
    non mi stenderò sul mio giaciglio,
non concederò sonno ai miei occhi *
    né riposo alle mie palpebre,

finché non trovi una sede per il Signore, *
    una dimora per il Potente di Giacobbe».

Ecco, abbiamo saputo che era in Éfrata, *
    l‘abbiamo trovata nei campi di Iàar.
Entriamo nella sua dimora, *
    prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi.

Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, *
    tu e l‘arca della tua potenza.
I tuoi sacerdoti si vestano di giustizia, *
    i tuoi fedeli cantino di gioia.

Per amore di Davide tuo servo *
non respingere il volto del tuo consacrato.

2 ant.In sincerità e gioia, mio Dio,
offro a te tutti i tuoi doni.
 
3 ant.Dio ha dato al Cristo il trono di Davide,
il suo regno sarà senza fine
 
SALMO 131, 11-18 (II) Elezione di Davide e di Sion
Ora appunto ad Abramo e alla sua discendenza furono fatte le promesse … cioè a Cristo (Gal 3, 16).

Il Signore ha giurato a Davide †
    e non ritratterà la sua parola: *
    «Il frutto delle tue viscere
    io metterò sul tuo trono!

Se i tuoi figli custodiranno la mia alleanza †
    e i precetti che insegnerò ad essi, *
    anche i loro figli per sempre
        sederanno sul tuo trono».

Il Signore ha scelto Sion, *
    l‘ha voluta per sua dimora:
«Questo è il mio riposo per sempre; *
    qui abiterò, perché l‘ho desiderato.

Benedirò tutti i suoi raccolti, *
    sazierò di pane i suoi poveri.
Rivestirò di salvezza i suoi sacerdoti, *
    esulteranno di gioia i suoi fedeli.

Là farò germogliare la potenza di Davide, *
    preparerò una lampada al mio consacrato.
Coprirò di vergogna i suoi nemici, *
    ma su di lui splenderà la corona».

3 ant.Dio ha dato al Cristo il trono di Davide,
il suo regno sarà senza fine
 
V. Cantate al Signore, benedite il suo nome;
R. annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.

PRIMA LETTURA

Dalla lettera ai Colossesi di san Paolo, apostolo 2,16-3,4
La vita nuova in Cristo
    Fratelli, nessuno vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati: tutte cose queste che sono ombra delle future; la realtà invece è Cristo! Nessuno v‘impedisca di conseguire il premio, compiacendosi in pratiche di poco conto e nella venerazione degli angeli, seguendo le proprie pretese visioni, gonfio di vano orgoglio nella sua mente carnale, senza essere stretto invece al capo, dal quale tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di giunture e legami, realizzando così la crescita secondo il volere di Dio.
    Se pertanto siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo, dei precetti quali «Non prendere, non gustare, non toccare»? Tutte cose destinate a scomparire con l‘uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini! Queste cose hanno una parvenza di sapienza, con la loro affettata religiosità e umiltà e austerità riguardo al corpo, ma in realtà non servono che per soddisfare la carne.
    Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria.

RESPONSORIO         Col 3,1-2; Lc 12,34

R. Se siete risorti con Cristo, cercate i beni di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; * pensate ai beni di lassù, non a quelli della terra.
V. Dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
R. Pensate ai beni di lassù, non a quelli della terra.

SECONDA LETTURA

Dai «Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, vescovo.
(Disc. 43, 15. 16-17. 19-21; PG 36, 514-523)
Una sola anima in due corpi
    Eravamo ad Atene, partiti dalla stessa patria, divisi, come il corso di un fiume, in diverse regioni per brama d’imparare, e di nuovo insieme, come per on accordo, ma in realtà per disposizione divina.
    Allora non solo io mi sentivo preso da venerazione verso il mio grande Basilio per la serietà dei suoi costumi e per la maturità e saggezza dei suoi discorsi inducevo a fare altrettanto anche altri che ancora non lo conoscevano. Molti però già lo stimavano grandemente, avendolo ben conosciuto e ascoltato in precedenza.
    Che cosa ne seguiva? Che quasi lui solo, fra tutti coloro che per studio arrivavano ad Atene, era considerato fuori dell’ordine comune, avendo raggiunto una stima che lo metteva ben al di sopra dei semplici discepoli. Questo l’inizio della nostra amicizia; di qui l’incentivo al nostro stretto rapporto; così ci sentimmo presi da mutuo affetto.
    Quando, con il passare del tempo, ci manifestammo vicendevolmente le nostre intenzioni e capimmo che l’amore della sapienza era ciò che ambedue cercavamo, allora diventammo tutti e due l’uno per l’altro: compagni, commensali, fratelli. Aspiravamo a un medesimo bene e coltivavamo ogni giorno più fervidamente e intimamente il nostro comune ideale.
    Ci guidava la stessa ansia di sapere, cosa fra tutte eccitatrice d’invidia; eppure fra noi nessuna invidia, si apprezzava invece l’emulazione. Questa era la nostra gara: non chi fosse il primo, ma chi permettesse all’altro di esserlo.
    Sembrava che avessimo un’unica anima in due corpi. Se non si deve assolutamente prestar fede a coloro che affermano che tutto è in tutti, a noi si deve credere senza esitazione, perché realmente l’uno era nell’altro e con l’altro.
    L’occupazione e la brama unica per ambedue era la virtù, e vivere tesi alle future speranze e comportarci come se fossimo esuli da questo mondo, prima ancora d’essere usciti dalla presente vita. Tale era il nostro sogno. Ecco perché indirizzavamo la nostra vita e la nostra condotta sulla via dei comandamenti divini e ci animavamo a vicenda all’amore della virtù. E non ci si addebiti a presunzione se dico che eravamo l’uno all’altro norma e regola per distinguere il bene dal male.
    E mentre altri ricevono i loro titoli dai genitori, o se li procurano essi stessi dalle attività e imprese della loro vita, per noi invece era grande realtà e grande onore essere e chiamarci cristiani.

RESPONSORIO         Dn 2,21-22; 1Cor 12,11
 
R. Dio concede la sapienza ai saggi, agli intelligenti il sapere; rivela cose profonde e occulte: * da lui viene la luce.
V. Tutto questo è frutto dell‘unico Spirito, che distribuisce a ciascuno i suoi doni come vuole:
R. da lui viene la luce.


TE DEUM

Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell‘universo.

I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell‘uomo.

Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell‘assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.

 ORAZIONE

    O Dio, che hai illuminato la tua Chiesa con l‘insegnamento e l‘esempio dei santi Basilio e Gregorio Nazianzeno, donaci uno spirito umile e ardente, per conoscere la tua verità e attuarla con un coraggioso programma di vita. Per il nostro Signore.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 07-DIC-09
 

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