Il baffuto carrarese, classe 1982, ha una discreta gavetta alle spalle ed è nato in una famiglia che aveva un negozio di strumenti musicali. E’ dunque cresciuto immerso nella musica (ha imparato in fretta a suonare batteria, chitarra, basso e pianoforte), e ha anche respirato l’aria dei concerti come fonico. L’ultimo festival di Sanremo è stata la sua prima vera grande occasione, e lui l’ha colta al volo aggiudicandosi la sezione giovani con un brano a mezza via tra l’ironico e lo scanzonato. Amen che gli è valso anche il Premio della Critica e il Premio Bardotti per il miglior testo fa parte insieme altri otto canzoni di questo suo secondo album che di fatto lo sta lanciando nell’ambiente del pop italiano di serie A.
Francesco ha un timbro vocale gradevole e personale, le sue canzoni sono semplici e fresche negli arrangiamenti come nei testi; nulla di trascendentale beninteso, ma certo rappresenterà un buon viatico per il prosieguo della sua carriera: il tempo e i prossimi lavori riveleranno la reale caratura di un personaggio che al momento appare comunque interessante e con ampi margini per ulteriori maturazioni.
 
Franz Coriasco