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Cingalesi e tamil di Sicilia in festa per Sant‘Agata
Articoli di Filippo Cannizzo - Migrantes Catania


(15 ottobre 2015) - Domenica 11 ottobre, come ogni anno, si è rinnovata la devozione a Sant‘Agata da parte della comunità srilankese della Sicilia. Un omaggio alla Patrona di Catania, che ha richiamato nella basilica cattedrale più di mille fedeli dello Sri Lanka provenienti, oltre che dal capoluogo etneo, dalle province di Palermo, Messina e Siracusa. L‘intensa giornata di devozione ha preso il via con la processione dei fedeli in costume tradizionale, che hanno sfilato per il centro storico sino al sagrato della cattedrale, illuminata e infiorata a festa. In testa al corteo religioso, una piccola statua copia del busto reliquario di Sant‘Agata.
Con il saluto di benvenuto a tutti i fedeli di mons. Barbaro Scionti, parroco della basilica cattedrale catanese, al quale è stata offerta una caratteristica corona floreale, ha avuto inizio la solenne celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Harold Antony Perera, vescovo della diocesi di Kurunegala (Sri Lanka), arrivato a Catania per l’occasione. Insieme al metropolita, hanno concelebrato: don Christie Perera, cappellano etnico della comunità srilankese presso la chiesa “Santa Maria dell’Ogninella”  di Catania;  don Cosmos Pradeep, cappellano etnico presso la chiesa “S. Elia” di Messina; don Sachita Fernando, cappellano della comunità etnica di Siracusa, assistiti dai diaconi don Giuseppe Cannizzo, direttore dell‘Ufficio Pastorale Migrantes e don Santo Rizzo.
Al termine della celebrazione eucaristica, il diacono Cannizzo, a nome di mons Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania, ha ringraziato i fedeli per l’ennesima dimostrazione di fede nel giorno di festa dedicato alla Patrona etnea. Ha quindi rivolto un saluto di benvenuto ai tanti srilankesi (cingalesi e tamil) di Sicilia, che ogni anno in sinergia con l‘Ufficio diocesano Migrantes partecipano così numerosi  alle celebrazioni in memoria di Sant‘Agata. Ringraziamento esteso, oltre che ai concelebranti sopra citati, anche a Giovanni Guglielmino, presidente della Confraternita di San Sebastiano, per la sensibilità, l‘accoglienza e la disponibilità dimostrata da più di un decennio verso i migranti dello Sri Lanka presso la chiesa di “Santa Maria dell‘Ogninella”, punto di riferimento in città per molti migranti.
La festa in onore della Patrona catanese è molto sentita dalle comunità cattoliche dello Sri Lanka, da dieci anni è sempre occasione di incontro tra i fedeli e allo stesso tempo un momento in cui si realizza la koinonia cristiana tra persone di differente cultura, etnia e persino credo religioso. La Parola di Dio proclamata nel corso della celebrazione eucaristica ha, poi, suggellato la giornata, invitando i presenti a riscoprire la vera radice della fraternità attraverso la condivisione del pane quotidiano, materiale e spirituale. Al termine della funzione religiosa molti dei fratelli srilankesi si sono ritrovati per un momento di agape fraterna presso un parco cittadino, si tratta di vere e proprie opportunità che la comunità, ecclesiale e civile, deve valorizzare per consolidare percorsi di incontro e integrazione.
(Filippo Cannizzo - Migrantes Catania)


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 15-OTT-15
 

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