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Daniele Piazzi
Responsabile Ufficio Culto Divino, diocesi di Cremona


Introduzione ‘in punta di piedi’
Entro in punta di piedi in questo Convegno, consapevole che non ho esperienza né di servizio né di celebrazione con i disabili. Solo qualche esperienza scolastica con alunni con handicap sensoriali e motori. Mi metto, pertanto, a ragionare dal di fuori della vostra diretta esperienza e da teorico della liturgia cerco di interrogare me e voi intorno a due domande fondamentali:
a) Quali sono le pre - comprensioni della liturgia da possedere per aprire strade per celebrare con i disabili? E non necessariamente teologie della liturgia valide solo per loro!
b) L’analisi del rapporto linguaggi della catechesi e linguaggi del rito consentono di sperimentare metodologie di celebrazione con loro? C’è modo di non forzare la natura della liturgia e nello stesso tempo non sminuire il fine della catechesi e di far sì che la catechesi non detti le regole della liturgia? Si dà un celebrare “a parte” rispetto alla assemblea, così come è possibile un catechizzare “a parte”?... ( TESTO COMPLETO )


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 17-SET-09
 

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