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Si è svolto, nella serata di martedì 11 agosto nella Cripta della Cattedrale di Avellino, lincontro-dibattito sul tema Dalla festa popolare alletica dello sviluppo. Al centro della discussione, lultima Enciclica di Benedetto XVI, Caritas in Veritate. Ad approfondire e a tentare di interpretare il messaggio del Papa , in chiave a un tempo religiosa e laica, il prof. Francesco Barra, docente di Storia Moderna allUniversità di Salerno, Padre Giovanni Musi, Segretario del Pontificio Istituto Missioni Estere, il Prof. Fabio Mazziotti, ordinario del diritto del lavoro allUniversità di Napoli, Mons. Alberto DUrso, Vicepresidente Nazionale della Consulta Antiusura. A introdurre e moderare il dibattito il Prof. Gustavo Rosenfeld, giornalista e docente di Scienze della Comunicazione allUniversità di Siena. In apertura i saluti di Salvatore Biazzo e Giuseppe Del Mastro, assessori alla Cultura del Comune e della Provincia, che hanno sottolineato limportanza delliniziativa come momento di riflessione allinterno della festa popolare in onore della Madonna dellAssunta. Introducendo il dibattito, Rosenfeld ha rilevato come lEnciclica, scritta in una fase di grave recessione economica, costituisca un elemento di approfondimento, se si vuole anche critico, sulle grandi emergenze che attendono risposte dagli uomini di buona volontà. Per Francesco Barra, il documento pontificio non puņ essere ridotto a una semplice analisi dellattuale situazione economica o a un elenco di buone intenzioni. Esso, al contrario, costituisce un grande messaggio di evangelizzazione rivolto ai cristiani tutti chiamati a rispondere in spirito di una rinnovata etica sociale e di una più forte solidarietà. Padre Giovanni Musi, per trentanni missionario in Africa, ha osservato come il divario fra il Nord e il Sud del mondo possa essere superato soltanto comprendendo le reali esigenze, anche strutturali, delle popolazioni più deboli e non attraverso interventi dallalto. Padre Musi ha, quindi, rilevato quanto sia corretta laffermazione contenuta nellEnciclica secondo la quale non puņ esserci reale benessere nel mondo, finchè permangono realtà di bisogno e di fame. Cè una intromissione negli affari dello Stato?. Questo linterrogativo posto da Fabio Mazziotti a proposito dei contenuti economici e sociali dellEnciclica. Unanalisi di taglio critico, la sua, che ha riproposto anche i temi dei diritti umani e civili. Per Mazziotti, molte affermazioni del documento sono condivisibili, ma, a suo avviso, manca una vera e ferma condanna delle ingiustizie, delle disparità, dello sfruttamento che pure si consumano in varie parti del globo. Infine, Mons. Alberto DUrso ha denunciato la recrudescenza del fenomeno dellusura che trova nuovi radicamenti nel bisogno di denaro della gente. Dura la condanna al gioco dazzardo e alle stesse lotterie di Stato che inducono ad aspettative illusorie e allo spreco di risorse spesso sottratte agli stessi bisogni delle famiglie. Mons. DUrso ha ricordato lImpegno della Chiesa nel combattere il fenomeno e a sollevare dalla disperazione i tanti caduti nella perfida rete degli usurai . Per loro - ha stigmatizzato - spesso lunica via duscita è il suicidio. (sac. Gerardo Capaldo) |
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 28-AGO-09
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