Articolo di Mons. Pompili su "Orientamenti Pastorali"
Un vuoto da colmare è il titolo dellarticolo di Mons. Domenico Pompili, direttore dellUfficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, che apre il dossier del numero di giugno di Orientamenti pastorali. Il declino delle grandi concezioni religiose e delle metafisiche, come pure la caduta delle ideologie, hanno lasciato campo libero a un gioco vorticoso e senza regole, dove non ci sono più contrapposizioni tra schieramenti ben identificabili ma cè lo scontro continuo tra interessi privati e pulsioni soggettive che di volta in volta, a seconda delle convenienze, convergono, divergono, si distruggono a vicenda - scrive Mons. Pompili -. In questo grande vuoto di valori, è proprio la comunicazione che si chiede di stabilire regole accettabili per tutti, di ricostruire una parvenza di unità e di struttura nel pulviscolo informe e mutevole delle situazioni, come ha scritto Giuseppe Savagnone nel libro Comunicazione oltre il mito e lutopia. Monsignor Pompili nel suo articolo spiega come la comunicazione diventa lorizzonte onnicomprensivo della nostra civiltà, assai più che una mera tecnica. Proprio la comunicazione assume una dimensione post-politica e post-teologica, dal momento che le si chiede di surrogare le grandi narrazioni religiose, metafisiche e politiche del passato. Monsignor Pompili, poi, delinea quattro difficoltà da superare per la comunità ecclesiale in questo contesto sociale, culturale e mediatico: lanalfabetismo mediatico, lalibi della distanza, lincapacità partecipativa e lidolatria del contenuto. Da qui quattro opportunità da cogliere: la dinamica dellascolto, lintrinseca soggettività, la forza simbolica ecclesiale, la necessaria ricerca dei volti. Per approfondire: Un vuoto da colmare di Domenico Pompili, su Orientamenti pastorali - giugno 2009, pg 19-24.