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Firenze: a te la parola!

Nell’era della comunicazione le parole sono importantissime. Sono come finestre che lasciano passare la luce che illumina la realtà. Se sono troppo strette, o oscurate da usi impoveriti, la nostra stessa comprensione del mondo è mortificata, dato che nell’essere umano linguaggio e pensiero si costituiscono a vicenda. E non basta la loquacità per comunicare, perché le parole non sono 'strumenti' di comunicazione, mezzi per ottenere effetti. Sono piuttosto semi, che fruttificano se cadono in un terreno fertile di ascolto, se non perdono il contatto con le radici, se non smettono mai di cercare la luce che fa crescere verso l’alto. Per prendere la parola nello spazio pubblico della contemporaneità, per poter rendere ragione anche a parole della speranza che ci sostiene, per annunciare con consapevolezza la bellezza dell’umano è importante ripartire dalle parole, riscoprendo il loro significato più autentico.Con questa consapevolezza la redazione del sito web del 5° Convegno ecclesiale nazionale ha lanciato l’iniziativa «A te la parola!», un invito a partecipare alla costruzione di un grande «vocabolario» sull’umanesimo per la rubrica «Parole dell’umano». Non un dizionario tecnico, bensì un ipertesto che offre definizioni semplici ma accurate, con rimandi alle etimologie, ai testi del magistero e agli altri linguaggi poetico, filosofico, artistico che possono illuminare la comprensione dei termini che usiamo ogni giorno alla luce del tema «In Gesù Cristo il nuovo umanesimo». Un’opera cooperativa, aperta e multimediale, resa visivamente anche da una tag cloud interattiva che contiene già molte parole e, accrescendosi di nuove «definizioni», si colora progressivamente. Le parole presenti nella rubrica sono già molte, e ogni giorno ne arrivano alla redazione di nuove: segno incoraggiante di un desiderio di partecipazione e di contribuzione che continua a crescere. A questa iniziativa possono contribuire esperti o semplici fedeli, laici e consacrati, giovani o adulti, inviando alla redazione (redazione@firenze2015.it) testi semplici e brevi (500 parole al massimo), purché significativi e profondi, possibilmente corredati da citazioni e riferimenti e accompagnati da immagini o video che possano arricchirlo.
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 26-MAR-15
 

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