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Celebrazione del matrimonio

Dopo il Concilio, quando si mise mano a tutti i testi liturgici con una riforma profondamente innovativa, la Sacra Congregazione dei Riti emanò una prima “Editio typica” latina che porta la data del 19 marzo 1969; l’edizione italiana, che traduceva il testo latino, fu redatta immediatamente e venne promulgata “ad experimentum” il 1° luglio 1969.
La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (questo divenne nel frattempo il nome del nuovo del dicastero) promulgò il 19 marzo 1990 una “Editio typica altera”, nella quale si riconosceva alle Conferenze Episcopali nazionali la possibilità di un “adattamento” alle esigenze delle varie culture. Il nuovo testo italiano per la celebrazione del matrimonio fu approvato dalla Congregazione il 29 aprile 2004 come “interpretazione italiana dell’edizione tipica” e, promulgato dalla Conferenza Episcopale Italiana il 4 ottobre 2004, entrò in vigore dal 28 novembre successivo.
È il primo testo liturgico della Chiesa italiana e contiene una ricchezza che è frutto anche della riflessione e del cammino della Chiesa italiana attorno al sacramento del matrimonio e al valore ecclesiale della famiglia. Si auspica che il testo non venga utilizzato soltanto nella liturgia ma sia valorizzato nella pastorale: soprattutto nella preparazione dei fidanzati al matrimonio e nella formazione permanente degli sposi.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 02-MAR-09
 

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