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Rispetto a Internet sembra prevalere unoscillazione tra esaltazione e diffidenza, tra paura e idolatria, un atteggiamento che la Chiesa respinge, a favore i una presa di coscienza dei pericoli e della pontezialita del mezzo. Lo ha detto il segretario generale della Cei, mons.
Mariano Crociata, al convegno Chiesa 2.0 promosso dalla Conferenza episcopale.
Tecnologie e nuovi media - ha detto - richiedono grande competenza per conoscere ed educare, nonche un costante aggiornamento. Nonostante la rapida evoluzione della rete - ha osservato Crociata siamo in presenza ancora di unoscillazione tra esaltazione e diffidenza rispetto a Internet, tra paura e idolatria, tra senso di minaccia e adesione ingenua e indiscriminata. Tuttavia, al di la dellatteggiamento in un senso o nellaltro, cio che sta avvenendo e una presa di coscienza, oltre che della distanza tra reale e virtuale, ma anche di una aspetto legato alla teologia della creazione. Occorre - ha detto il segretario della Cei - non perdere mai di vista lirriducibilita dellesistenza personale. Ce poi - ha aggiunto - anche una dimensione ecclesiologica, che per i credenti rimanda allirriducibilita della dimensione sacramentale. A queste condizioni - ha concluso - la presenza della Chiesa nel mondo virtuale puo diventare importante e significativa. |
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 20-GEN-09
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