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I social network, ultimo arrivato Facebook, non sono diavolerie per la Chiesa, ma nuove opportunita di presenza e di contatto, purche siano usati con discernimento e responsabilita e non finiscano per sostituire i rapporti reali, essenziali per la vita cristiana. E stato questo uno dei temi piu dibattuti nella prima parte di un convegno promosso dalla Conferenza episcopale italiana, intitolato Chiesa in rete 2.0 e dedicato proprio alla nuova era di Internet, non piu solo vetrina o servizio, ma anche luogo di incontro e socializzazione. La sfida di oggi - ha detto il docente di teologia e comunicazioni sociali Adriano Fabris - e quella di trasformare il semplice contatto in vera e buona partecipazione, perche non sia solo una esibizione, ma un luogo di partecipazione etica. Il tutto - ha aggiunto - in linea con lultimo messaggio del Papa per la giornata delle comunicazioni sociali, in cui Benedetto XVI affermava che non tutto cio che e tecnicamente possibile e anche eticamente praticabile e nella consapevolezza che la relazione diretta non puo mai essere surrogata. (ANSA). |
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 19-GEN-09
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