Assolto dalla Civilta Cattolica e dallOsservatore Romano, Facebook resta sotto osservazione da parte della Chiesa Italiana. Un invito alla prudenza nel maneggiare forma di "individualismo interconnesso" come Facebook e arrivato infatti dal portavoce della Cei don Domenico Pompili che ha aperto questa mattina il convegno "Chiesa in rete 2.0" promosso dallUfficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali e della Servizio Informatco della Chiesa Italiana. Don Pompili ha rilevato lesistenza di un "nuovo individualismo che cresce e che il sociologo spagnolo Castells non ha esitato a definire networked individualism per evocare singoli che rescindono i legami con il territorio circostante, salvo poi moltiplicare le connessioni, magari su Facebook". "Non vi e dubbio che ci siano in giro difensori entusiasti del virtuale che tendono a minimizzare il suo impatto, cosi come vi sono ostinati detrattori del virtuale che vorrebbe descriverlo necessariamente come antitesi allumano", ha proseguito il sacerdote. "Non vi e dubbio che e cresciuto il rapporto con la Rete, ma la domanda resta: come dobbiamo essere noi stessi, fino in fondo, senza per questo assumere uno stile linguistico desueto, quando non tautologico, cioe ripetitivo?". "Mi chiedo in che modo questo individualismo interconnesso ridisegna il territorio umano e dunque la dinamica relazionale", ha concluso il sacerdote. (AGI)