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A Oropa, pellegrini col giornale in mano

Un buon inizio per il progetto di diffusione di Avvenire al Santuario di Oropa. Siamo nel Biellese a 1200 metri di altezza, qui sorge il Santuario mariano. Accoglie ogni anno oltre 500mila persone, di cui più di 30mila scelgono di passare al­cuni giorni ospiti nella struttura di accoglienza. Dalla prima domenica di giugno al termine di ogni Messa un gruppo di volontari offre il quotidiano. Per la pri­ma volta durante ciascuna delle celebrazioni festive i pellegrini sono invitati a leggere il quotidiano dei cat­tolici. Il don Michele Berchi, alla guida del Santuario che custodisce la Madonna Nera, ha accettato con convinzione di far conoscere con forza il giornale.
«Ho accolto molto volentieri – afferma don Berchi, rettore dal 2008 - di diventare soggetto promotore del quotidiano, anche perché sono convinto che la gente possa essere informata non solo con la cronaca aset­tiva, ma sia importante un accompagnamento che offra un giudizio che aiuti a comprendere che cosa accade nella società». Per don Berchi, Avvenire è sot­to questo aspetto il miglior giornale. Tra i numerosi contenuti offerti, il rettore individua il fatto che già da solo rappresenta un «servizio notevole alla comunità ecclesiale» che è quello di mettere il lettore in contat­to «diretto» con il Papa e la Chiesa. Ma c’è molto di più. «Offre una lettura del nostro tempo approfondi­ta – continua il rettore –. Il vero vantaggio come sa­cerdote è anche che ciò che dico durante le omelie è in sintonia con ciò che poi i fedeli possono ritrovare nel giornale». In concreto la diffusione viene pro­mossa durante le sei Messe festive, già dalla prima delle 7.30. Intorno al Santuario operano due realtà di volontariato molte attive: la Confraternita di No­stra Signora di Oropa e l’associazione Amici del Santuario di Oropa. Il rettore ha chiesto a loro di ga­rantire il servizio. Sono loro che al mattino preleva­no le copie del quotidiano da una edicola in città, a Biella, e le portano Santuario per poi diffonderle al termine di ogni celebrazione. Un’iniziativa che si ri­peterà ogni domenica per tutta l’estate, fino a set­tembre. Ma il buon successo iniziale ha indotto don Michele a pensare di estendere questa «edicola spe­ciale » anche ad alcuni momenti forti dei prossimi mesi. Come durante i grandi pellegrinaggi diocesa­ni come quelli da Vercelli, Casale, Asti. E quello della diocesi di Biella a fine settembre.
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 11-GIU-13
 

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