E‘ all‘esame dell‘Assemblea del Senato il ddl n. 720, contenente norme per la Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio dEuropa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, già approvato allunanimità dallAula della Camera dei deputati il 28 maggio scorso. Per entrare in vigore, la Convenzione necessita della ratifica di almeno 10 Stati, tra i quali 8 membri del Consiglio dEuropa. Al momento gli Stati firmatari sono 29 e le ratifiche 4 (Albania, Montenegro, Portogallo e Turchia). LItalia ha sottoscritto la Convenzione il 27 settembre 2012 e contestualmente alla firma ha depositato una nota verbale in cui ha dichiarato che applicherà la Convenzione nel rispetto dei principi e delle previsioni costituzionali. Al riguardo, il Governo ha accolto, fra gli altri, due ordini del giorno, uno (n. 9/118-A/3), firmato dallon. Binetti e altri esponenti di Scelta civica per lItalia, laltro (n. 9/118-A7), firmato dallon. Roccella e Dorina Bianchi, PDL, in cui si impegna ad applicare la Convenzione nel rispetto dei principi e delle previsioni costituzionali, conformemente alla nota verbale sopra richiamata. Tale dichiarazione interpretativa - si legge nellordine del giorno Binetti - è motivata dal fatto che alcune definizioni presenti nellarticolo 3 della Convenzione presentano profili di criticità con limpianto costituzionale italiano. Il testo della Convenzione contiene numerosi riferimenti alla nozione di genere e inoltre, nellart. 4, un riferimento alla discriminazione fondata, fra laltro, sullorientamento sessuale, sullidentità di genere e sullo status matrimoniale.