Sono stati 120 gli iscritti al corso di introduzione al giornalismo che si è concluso il 28 febbraio. Il corso dal titolo Impariamo a scrivere e a farci leggere è stato organizzato dal settimanale forlivese il Momento e dallassociazione Agaping in collaborazione con la diocesi di Forlì-Bertinoro, Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, lIstituto salesiano Orselli, lUnione cattolica stampa italiana (Ucsi), la Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc) e il Circolo della stampa di Forlì-Cesena, con il patrocinio dellordine dei giornalisti dellEmilia Romagna.
Le lezioni si sono svolte nella sala multimediale San Luigi dellOpera salesiana dicui è responsabile, don Giovanni Granelli, che ha partecipato agli incontri con il direttore dei salesiani, don Piergiorgio Placci. Ha aperto il corso il 7 Giorgio Tonelli, giornalista Rai con un intervento su Elementi di scrittura giornalistica. Ha portato il suo saluto ed ha assistito alla prima lezione anche il vescovo, mons. Lino Pizzi, che ha affermato: Mi rallegro del numero così alto di partecipanti, oltre ogni previsione. Questo è un buon segno, vuol dire che cè interesse per la comunicazione, che credo sia uno dei problemi più urgenti. Il 15 Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate e vice presidente della Fisc ha parlato de Come si scrive un articolo, la verifica delle fonti e il 21 Roberto Zoli, corrispondente Rai Forlì e Quinto Cappelli corrispondente di Avvenire sono intervenuti su Cosè una notizia, riconoscere una notizia, scrivere una notizia. Infine giovedì 28 il direttore de il Momento, Alessandro Rondoni, ha trattato il tema Linformazione locale.
Il ruolo del settimanale. Agli iscritti, che sono stati coinvolti anche con domande ai relatori e la stesura di un articolo è stato consegnato alla fine del corso lattestato di partecipazione. Abbiamo aderito subito alla proposta del settimanale il Momento - afferma don Giovanni Amati direttore dellufficio diocesano per le comunicazioni sociali - perché la comunicazione non può rimanere un settore a margine della pastorale ma richiede investimenti di mezzi e di persone.