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Pedofili in rete: cresce l‘allarme



L’anno della «svolta». Con la «migrazione» degli orchi «verso i social network». Come racconta il Report 2012 del­l’attività dell’Associazione Meter onlus, da ventitré anni in trincea contro la pedofilia (a cominciare dal web ). «I social network sembrano aver avuto nel 2012 un coinvolgi­mento maggiore nella diffusione di una cultura pedofila», sottolinea il Report, presentato il 19 febbraio nel­la Sala Marconi della Radio Vatica­na: «L’aumento degli indirizzi vir­tuali riferiti a comunità e social network, infatti, è avvenuto nono­stante i siti individuati siano calati nel loro complesso». E del resto «la possibilità di connettersi senza grosse difficoltà in gruppi virtuali» rappresenta «terreno fertile per scambio veloce non solo di foto o vi­deo », ma anche «considerazioni che alimentano la ‘cultura‘ pedofila». Con 1.274 segnalazioni a fronte del­le 1.087 nel 2011.
L’inferno del ‘deep web‘. E c’è un’altra novità definita da Meter «sconcertante e incontrollabile», il cosiddetto ‘ deep web ‘ (con 56.357 siti monitorati e segnalati). Cioè la «parte nascosta del web », divenuta «il luogo ideale di coloro che delin­quono da tutto il mondo». Un mon­do virtuale e nascosto «vasto circa 550 volte rispetto al web visibile», tant’è che «i file pedofili emersi so­no circa 2 miliardi, quelli sommer­si 550 miliardi». Una sorta di «‘free zone‘ utilizzata dai pedofili e dai pedocriminali in quasi perfetto a­nonimato » e che «le Polizie del mondo, ma anche le agenzie edu­cative e di prevenzione faticano a controllare».
I 15.946 siti segnalati nel 2012. No­nostante l’impegno dell’Associa­zione fondata ad Avola (Siracusa) da don Fortunato Di Noto, «restano ancora forti emergenze da risolve­re – si legge nel Report –, in partico­lare i bambini minori di 13 anni che all’insaputa dei genitori aprono un profilo Facebook , nuova frontiera del rischio per i minori». E i numeri parlano chiaro: «Oltre 100mila siti pedofili e pedoporno­grafici scoperti e segnalati negli ul­timi dieci anni». Con una diminu­zione nel 2012 rispetto al 2011 (pas­sando da 20.390 a 15.946), ma sola­mente nel ‘ web visibile‘ e non ap­punto nel ‘ deep web ‘.
Tredici diocesi coinvolte. L’attività dell’Associazione non si limita ad internet e alla stretta collaborazio­ne con le forze dell’ordine. «I casi seguiti al Centro di ascolto e acco­glienza sono stati 61 rispetto ai 28 dello scorso anno e 951 in tutto dal 2002 al 2012, le consulenze telefo­niche 839 (chiamando il numero verde 800.455270) ». Ancora, nella fase della prevenzione i rappresen­tanti di Meter hanno incontrato lo scorso anno 18.600 persone, delle quali 8.190 studenti. E sono state coinvolte 13 diocesi.
«Un’emergenza globale». «I nume­ri esprimono la realtà degli abusi sui bambini che oggi più di ieri non può essere considerata marginale, ma vera e propria emergenza globale», avvisa don Di Noto. E allora «fin quando qualcuno abusa di un bam­bino, la società, la Chiesa e tutte le altre realtà devono impegnarsi af­finché il volto dell’uomo rispetti i piccoli e i deboli».
 
 
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 20-FEB-13
 

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