1) La ricerca fatta Si è conclusa con il simposio del 28-30 novembre, a Roma, la ricerca promossa dal Ccee, su iniziativa e con il sostegno del servizio nazionale Irc della Cei. Ha impegnato, nellarco di oltre un anno, i delegati delle Conferenze episcopali cattoliche europee che hanno raccolto dati e informazioni sulla situazione dellIr nel loro Paese, steso un rapporto nazionale e infine concordato un documento di sintesi e prospettive. Per larticolazione puntuale della ricerca rimando allo schema in cartella. Gli obiettivi dichiarati sono stati raggiunti. In particolare abbiamo a disposizione 30 Rapporti nazionali, 6 studi di esperti su altrettanti temi ricorrenti nei rapporti nazionali, una Griglia di sintesi che permette di leggere in sinossi le diverse situazioni europee, un documento di sintesi e prospettive condiviso da tutti i delegati delle Chiese europee. Inoltre stiamo terminando di elaborare una lettura trasversale che rilegge in breve le situazioni dei diversi Paesi. Tutto nelle quattro lingue di lavoro (italiano, inglese, francese, tedesco). Il simposio di novembre: è stata loccasione in cui i delegati hanno concordato il testo finale, un breve documento che raccoglie alcune questioni generali, le preoccupazioni principali emerse dai rapporti nazionali e dagli studi degli esperti. Nessuna preoccupazione, dunque, di dire tutto, di definire un quadro o modelli esaustivi. Il documento sottolinea semplicemente alcune cose condivise da tutte le Chiese dEuropa, che stanno a cuore a tutti. Il testo è stato elaborato con grande attenzione alla collegialità del processo e alla fine è stato consegnato alla apposita Commissione del Ccee presieduta dallarcivescovo di Birmingham, mons. Vincent Nichols.
2) La nuova fase Si tratta ora di proseguire sulla strada tracciata. Con alcuni impegni a breve scadenza e altri un po più di prospettiva, sempre dintesa Ccee.servizio Irc-Cei. Il primo impegno è quello di raccogliere e pubblicare tutta la documentazione della ricerca. Vorremmo poterlo fare nella prima parte del 2008. Il secondo impegno è quello di organizzare un momento pubblico a livello europeo per discutere e riflettere sullIr, a partire dai risultati della ricerca fatta. Lipotesi è quella di una tavola rotonda a Bruxelles, che possa coinvolgere e provocare il mondo ecclesiale ma anche in senso più ampio la società e la politica europea. Il terzo impegno, di prospettiva, è forse il più impegnativo: si tratta di mantenere operativa e attenta la rete di persone costruita durante la ricerca e dare vita a un vero e proprio Osservatorio sullIr nelle Chiese dEuropa. Si tratta di far circolare informazioni e sensibilità, oltre che studiare e approfondire temi decisivi per la questione Ir nelle scuole.