13/6/2012, Roma: Le Indicazioni per lIrc nel Sistema Educativo di Istruzione e Formazione
Anche questanno si è svolto il laboratorio riservato ai Direttori/Responsabili diocesani dellIrc, nominati nellarco dellultimo quinquennio.
Mercoledì 13 giugno 2012, a Roma presso il Centro Congressi della CEI sito in via Aurelia 796, dalle ore 10,00 alle ore 17.00, sul tema Le Indicazioni per lIrc nel Sistema Educativo di Istruzione e Formazione.
Oltre alla gestione quotidiana del lavoro dufficio, legata spesso a questioni di tipo istituzionale, ci si trova impegnati anche nella progettazione della proposta formativa al fine di offrire unIrc sempre di qualità. Naturalmente, per far questo, bisogna puntare su insegnanti di religione cattolica davvero preparati, che possano essere una risorsa culturale non solo per la scuola, ma anche per la stessa diocesi. Questi insegnanti, per i contenuti che affrontano e per la modalità dapproccio alle domande di tipo religioso, sono oggi, nella scuola, espressione di quellattenzione culturale della Chiesa che si vorrebbe maggiormente evidente. Curare la formazione in servizio degli Idr significa, da una parte, cogliere le esigenze formative dei docenti e, dallaltra, progettare consci del nuovo assetto scolastico e delle indicazioni dellIrc. Lo stile laboratoriale adottato negli ultimi incontri si è rivelato molto vantaggioso, di fatto ha consentito ai partecipanti non solo di confrontarsi su temi allordine del giorno in un ufficio/servizio diocesano, ma anche di esercitarsi a costruirne limpegno secondo alcune coordinate di riferimento. E‘ possibile scaricare il programma e l‘esonero del MIUR. Le Relazioni
Introduzione ai lavori , Mons. Vincenzo Annicchiarico
1. Lo statuto epistemologico dellIrc,Prof. Sergio Cicatelli 2. Lettura in verticale delle Indicazioni per lIrc: progressivo approfondimento dei contenuti fondanti, Don Cesare Bissoli
3. Introduzione allattività laboratoriale: Progettare per competenze a partire dalle Indicazioni per lIrc e dalle esigenze formative degli Idr, Prof.ssa Rita Minello