Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia - Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia
Animazione fascia 15-17


Responsabili di fascia: ____________________________________________
                             Az
FACCIA DEL DADO
 
TEMPI
giorno … dalle… alle …
                             Descrizione attività
Titolo, contenuti, tecnica di realizzazione, fasi di lavoro, descrizione prodotto …
Accogliere
 
 
VENERDI’ 27
 
 
Accoglienza, bans, canti.
 
Accogliere
Conoscere
 
VENERDI 27
Presentazione dei ragazzi e accenni sul tema del convegno.
Sigillo: Gia dal primo giorno, anche come modo per rompere il ghiaccio, pensare tutti insieme e mettendo ognuno del nostro, ad un simbolo da utilizzare come simbolo  che ci faccia sentire parte di "un qualcosa". Si pensava di accentuare questo con un tatuaggio.
Ambiente: Ricreare un ambiente familiare all‘interno della stanza. Ricreare , almeno su di una parete o soffitto, un cielo stellato che richiami la frase "Guarda verso il cielo e conta le stelle, se puoi contarle" lavorando se possibile sul tema della luce, dello splendore, quindi cosa sono le stelle secondo noi? La luce che splende cos‘è secondo noi? Stelle, tante e diverse che splendono con diversa intensità, come noi, frutto di creazione di Dio.
Musica: Tema musica come modo di conoscersi e di rivelarsi agli altri. Trovare inoltre una canzone possibilmente in Italiano che possa accompagnarci nel corso dei 4 giorni come se segnasse ad ogni incontro, l‘inizio del nostro stare e lavorare insieme.
( TROVARE CANZONE E STAMPARE TESTO:
 ES. IO CI SARO’ 883????
 
Pregare
VENERDI 27
Momento di preghiera ( potremmo pensare ad un particolare gesto o segno ).
 
Accogliere
 
 
 
SABATO 28
MATTINA
Accoglienza, bans, canti.
Accogliere
Conoscere
 
 
 
SABATO 28
MATTINA
Ripresentazione dei ragazzi e approfondimento sul tema del convegno.
 
 
Costruire
 
 
SABATO 28
MATTINA
Laboratorio con Davide e Dorella: Costruzione di una stella origami per abbellire il proprio cielo.
 
 
Accogliere
 
 
SABATO 28
POMERIGGIO
Accoglienza, bans, canti.
 
Narrare
Conoscere
SABATO 28
POMERIGGIO
Temi di riferimento:
·         alterità - una condizione necessaria, generativa, senza relazione con l’alterità non c’è fecondità
Riferimenti biblici:
Gen 1,22-28 - Gen 14,18-20 ( ALTERITA’ )
esplicitazione della parola chiave del percorso
L’alterità tra maschile femminile e tra uomo e Dio come appello a realizzare l’immagine di Dio nella storia. Senza relazione con l’alterità non c’è fecondità. La fecondità nasce dunque da una doppia esperienza dell’alterità: da una parte quella maschile e femminile, ma non soltanto; la fecondità scaturisce dall’esperienza dell’Alterità di un Dio che si fa interlocutore dell’uomo, un Dio che parla agli uomini.
Un’altra icona dell’alterità arriva dall’incontro tra Abramo e Melchisedek.
L’incontro con Melchisedek (Gen 14,18-20) concretizza una delle promesse di Dio “Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra” (12,3). Queste parole di Dio si accompagnavano alla promessa di rendere Abramo “una nazione grande” (v. 2): benedire Abramo significherà essere benedetto. Dal momento che la benedizione si configura come partecipazione alla vita stessa di Dio, riconoscere in Abramo il dono di Dio e la presenza della sua vita (cioè benedirlo) significherà entrare a far parte di questa stessa vita. Cioè: posso ricevere il dono di Dio e la sua vita solo nella misura in cui lo riconosco nel fratello e lo dichiaro.
 
A seguire confronto tra i ragazzi nelle quali esprimono le proprie opinioni e le proprie idee.
 
 
Costruire
 
 
SABATO 28
POMERIGGIO
Deserto:  Trattare il percorso di Meraviglia (delusione più profonda che porta alla meraviglia dopo) attraverso l‘immagine del deserto. Il lavoro proposto è  dipingere su di un telo il deserto e giorno per giorno aggiungere elementi (quali, alberi, fiori, acqua e animali) che andranno a trasformarlo alla fine dei 4 giorni, in un bellissimo e ricco paesaggio (La meraviglia è frutto di un percorso più profondo, che lascia assaporare la bellezza mantenendo dietro di sé la profondità della delusione).
Liberare
 
 
SABATO 28
POMERIGGIO
Giochi liberi.
 
 
Pregare
 
 
SABATO 28
POMERIGGIO
Momento di preghiera ( potremmo pensare ad un particolare gesto o segno ).
Accogliere
 
 
 
DOMENICA 29
MATTINA
Accoglienza, bans, canti.
 
Narrare
Conoscere
 
DOMENICA 29
MATTINA
Temi di riferimento:
·         promessa - come caratteristica intrinseca, fecondare significa promettere, proiettare nel futuro
·         delusione - un esito possibile quando si vive la promessa (di fecondità) come illusione, con scarsa o nulla fiducia
Riferimenti biblici:
Gen 1,28 - Gen 17,6.16 ( PROMESSA )
esplicitazione della parola chiave del percorso
Dio si fa carico di realizzare quanto ha annunciato/chiesto all’uomo, la promessa è un dono che Dio realizza e porta a compimento. La fecondità è promessa, intesa come una parola data, che proietta nel futuro e dispone all’attesa.  La promessa ad Abramo è doppiamente impegnativa: separata dalla “parentela”, dalla fecondità della propria casata, viene promessa ad Abramo una discendenza che non affonderà le proprie radici nella fertilità biologica, ma in una fecondità donata da Dio. La cesura rispetto alla fertilità naturale, segnata a) dalla sterilità di Sara e b) dalla separazione dalla fecondità familiare, segnala come la discendenza sarà dono gratuito.
 
Gen 15,2-3 - Gen 17,17 - Gen 18,12 ( DELUSIONE )
esplicitazione della parola chiave del percorso
L’uomo è talmente spiazzato dalla distanza e imprevedibilità del modo di realizzare la promessa da parte di Dio che si sente ingannato, come se Dio potesse “prendersi gioco” di lui. L’incredulità lo porta a ridere della promessa (cfr. riferimenti biblici).
Siamo in Gen 15, all’inizio del capitolo, dove il Signore rivolge ad Abram, in visione, questa parola: “Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande” (v. 1). Il disappunto di Abram è quasi immediato, così come la sua delusione: “Signore mio che mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Eliezer di Damasco”… “Ecco a me non hai dato discendenza e un domestico sarà il mio erede”. Abramo desiderava un erede nato da lui, e subito riceve la promessa di un erede, ma immediatamente dopo il Signore lo “fa uscire fuori” e lo invita: “contempla il cielo e conta le stelle… se riesci a contarle…” E quando sei invitato a guardare il cielo? Quando la delusione si fa più forte e prepotente, la delusione nei confronti di Dio, nei confronti della vita. Quando senti la vita che ti sfugge di mano (cf. discendenza che non c’è), quando non ci sono sicurezze per il futuro, quando sei costretto ad un ripiego (lasciare tutto ad un domestico), allora ecco l’invito del Signore: “contempla il cielo”.
 
A seguire confronto tra i ragazzi nelle quali esprimono le proprie opinioni e le proprie idee.
 
 
Costruire
 
 
DOMENICA 29
MATTINA
Cielo stellato: i ragazzi costruiranno una propria stella con il proprio nome la quale verrà inserita nel cielo ( tutte le stelle brillano ma ce ne sarà una che brillerà di più; in questo caso si potrebbe pensare alle stelle del cinema o altro ).
Deserto: far continuare ai ragazzi il lavoro sul deserto iniziato il primo giorno.
 
Liberare
 
 
DOMENICA 29
MATTINA
Giochi liberi.
 
Accogliere
 
 
 
DOMENICA 29
POMERIGGIO
Accoglienza, bans, canti.
 
 
 
DOMENICA 29
POMERIGGIO
Testimonianza Giuseppe Dardes o Don Bernardino ( si richiede disponibilità ).
 
A seguire dibattito.
Liberare
 
 
SABATO 28
POMERIGGIO
Giochi liberi.
 
Pregare
 
 
DOMENICA 29
POMERIGGIO
Momento di preghiera ( potremmo pensare ad un particolare gesto o segno ).
 
Accogliere
 
 
 
LUNEDI 30
MATTINA
Accoglienza, bans, canti.
 
Narrare
Conoscere
 
 
LUNEDI 30
MATTINA
Temi di riferimento:
·         uscire fuori - la fecondità come movimento, azione che è insieme fisica e interiore (uscire da sé stessi)
·         meraviglia - come l’esito inaspettato e imprevedibile di una promessa che supera la capacità umana di comprendere (contare le stelle)
 
Riferimenti biblici:
Gen 12,1-2 - Gen 15,5 - Is 55,10 ( USCIRE FUORI )
esplicitazione della parola chiave del percorso
Abramo è chiamato a uscire fuori dalla sua terra e ad uscire fuori (presumibilmente) dalla sua tenda per poter realizzare e contemplare la promessa di Dio: non puoi guardare il cielo se non esci.
Ed allora risulta importante il primo gesto di Dio e di Abramo: “il Signore lo fece uscire fuori”.
Uscire è un verbo evocativo nella Scrittura: con questa parola si era aperta la storia di Abram: il Signore lo invita a mettersi in cammino e così “Abram aveva settantacinque anni quando uscì da Carran” (Gen 12,4). Adesso il Signore porta a compimento questa uscita di Abram, “facendolo uscire”: non a caso in 15,7 il Signore dice di sé “io sono il Signore tuo Dio che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei” (Abram era uscito dietro suo padre, ma dietro questa uscita c’era evidentemente il Signore).
L’uscita di Abram significa compimento della sua chiamata, significa nuova nascita, come ci suggerisce il testo tra le righe: nel v. precedente (15,4) il verbo sta a indicare la nascita dell’erede (“uno nato da te sarà il tuo erede”), alla lett. uno uscito da te sarà il tuo erede. È l’uscita definitiva, quell’uscita nella quale il cammino dell’uomo e l’uscita di Dio si incontrano. Tutto quello che c’è prima viene lasciato alle spalle, sicurezze, preoccupazioni, idee per come gestire il futuro…
L’uomo che è uscito può guardare finalmente il cielo, ma non in un attimo rapido: l’invito a contare le stelle (che non si possono contare...) indicherà la discendenza innumerevole. Ma per contare le stelle bisogna restare a guardare il cielo... ci vuole tempo. Jhwh invita Abramo a guardare il cielo non ora e basta, ma sempre, continuamente...
…anche la pioggia e la neve devono “uscire” dal cielo per poter irrigare e fecondare la terra.
 
Gen 15,5 ( MERAVIGLIA )
esplicitazione della parola chiave del percorso
Il frutto della fecondità (abbondante, numeroso, che non si può contare) suscita meraviglia, invita ad uno sguardo che indugia sulla bellezza, si sofferma sull’oggetto della contemplazione e ne gusta la grandezza.
è l’emozione dei piccoli davanti al dono o degli adulti di fronte a ciò che era imprevedibile, inaspettato. Chi è che è invitato a guardare le stelle? Abramo, l’eletto, il chiamato per nome, ciascuno di noi.
La stessa esperienza che Dio fa il giorno della creazione di fronte alle stelle è quella che fa l’orante che scopre non semplicemente l’amore di Dio, ma che il suo amore è per sempre. Guardando le stelle si fa esperienza di Dio, un’esperienza che passa attraverso la meraviglia; ma non solo.
Guardando l’immensità del firmamento, la luna, il cielo e le stelle l’uomo percepisce la sua piccolezza che è allo stesso tempo la sua grandezza, perché egli è piccolo (che cosa è?), ma allo stesso tempo è poco meno di un Dio e lo ha incoronato di gloria e ornamento. Piccolezza e grandezza insieme: l’uomo contemplando le stelle trova se stesso, nella sua misura, così com’è piccolo eppure coronato di gloria e ornamento allo stesso tempo.
Ecco allora che le stelle che svelano, perché separano la luce dalla tenebra non fanno vedere ciò che sarà (Is 47,3: vs. quelli che osservano le stelle per dire cosa ti capiterà … le stelle dicono qualcosa ora…), ma fanno vedere ciò che è, fanno fare esperienza della meraviglia, fanno percepire e toccare con mano chi è Dio e chi è l’uomo. Chi sei tu e chi sono io? È la domanda di chi cerca un senso, del cercatore di Dio (anche se non sa di esserlo)… “guarda il cielo” a lungo, così a lungo da provare a contare le stelle, da sfidare il Signore (che le può contare) ad una conta impossibile…
 
A seguire confronto tra i ragazzi nelle quali esprimono le proprie opinioni e le proprie idee.
 
 
Costruire
 
 
LUNEDI 30
MATTINA
Deserto: far continuare ai ragazzi il lavoro sul deserto iniziato il primo giorno. Dopo aver concluso il lavoro si potrebbe chiedere ai ragazzi: se dovesse partire e andare nel deserto quali cose importanti portereste con voi?
 
Liberare
 
 
LUNEDI 30
MATTINA
Giochi liberi.
 
Accogliere
 
 
 
LUNEDI 30
POMERIGGIO
Accoglienza, bans, canti.
Conoscere
LUNEDI 30
POMERIGGIO
Creare una situazione di confronto nella quale si creano diverse opinioni ( per esempio differenza tra fecondazione biologica e non biologica, chi pensa cosa? Perché? )
Costruire
LUNEDI 30
POMERIGGIO
Ricreare la facciata della Home di Facebook: i ragazzi dovranno lasciare messaggi o esprimere delle proprie opinioni.
Liberare
 
 
LUNEDI 30
POMERIGGIO
Giochi liberi.
 
Pregare
 
 
LUNEDI 30
POMERIGGIO
Momento di preghiera ( potremmo pensare ad un particolare gesto o segno ).
 
MATERIALI:
STRUMENTI:
BIBLIOGRAFIA UTILE:
 
VALUTAZIONE (da compilare dopo sperimentazione): __________________________________________
 
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA ALLA PRESENTE SCHEDA:
 foto prodotto o fasi di lavoro
 schemi, modelli o materiale utilizzato: ____________
 altro: Errore. L‘autoriferimento non è valido per un segnalibro.
 
N.B. IL PROGRAMMA POTREBBE SUBIRE VARIAZIONI DURANTE I VARI GIORNI DI ANIMAZIONE. ABBIAMO PREFERITO RISPETTARE LA SEQUENZA PROPOSTA DA GIUSEPPE DARDES.
 
MATERIALE FASCIA 15 - 17 ANNI
 
- Stereo
- Computer con casse
- Merenda ( barattolo di nutella )
- Forbici
- Spago
- Carta velina colorata
- Carta crespa colorata
- Spillatrici
- Colla vinilica
- Fogli A4 colorati e bianchi
- Colori ( pennarelli, pastello )
- Tempere
- Pennelli
- Scotch di carta e trasparente
- Matite
- Penne
- Gomme
- Carta da pacchi bianchi ( n.10 fogli )
- Fogli A1 bianchi ( n. 3 fogli )
- Cartoncini A3 colore blu scuro ( n. 30 fogli )
- Lenzuolo bianco ( se è possibile )


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 24-APR-12
 

Chiesa Cattolica Italiana - Copyright @2005 - Strumenti Software a cura di Seed