SNEC - Un libro al mese
Una citazione


“È possibile che un giorno le nostre chiese sorgano interamente dall‘azione sacra. Al principio non vi sarebbe alcuno spazio e alla fine non ne resterebbe alcuno: esso sorgerebbe e tramonterebbe al tempo stesso col procedere dell‘azione che, se sacra, è in verità un avanzare spaziale, la cui processio è legata e una sede fissa e, da questa sede, l‘altare potrebbe dispiegarsi come una processio di peregrinazione nello spazio. Ciò che nei più antichi edifici di culto era conseguito col trapasso da uno spazio a un altro, qui sarebbe eseguito mediante la trasformazione dello spazio che scaturisce dall‘interno... Sarebbe solo un ultimo passo, quello di rinunciare interamente a uno spazio edilizio fissato, prendere l‘edificio ormai solo come mezzo, per rappresentare scenicamente lo spazio in una libera creazione. Allora la liturgia sarebbe un «duomo» non solo per la sua struttura segreta, ma l‘intero sarebbe anche edificato visibilmente ogni giorno. Tali idee oggi non sono troppo lontane da noi. Il senso profondo dell‘azione liturgica per noi s‘è tornato a ridestare”. (pag. 217)


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 15-MAR-12
 

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