Liturgia delle ore - Archivio
Ora Sesta


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
 
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
 
INNO
 
L’ora sesta c’invita
al servizio divino:
inneggiamo al Signore
con fervore di spirito.
 
In quest’ora sul Golgota,
vero agnello pasquale,
Cristo paga il riscatto
per la nostra salvezza.
 
Dinanzi alla sua gloria
anche il sole si oscura:
risplenda la sua grazia
nell‘intimo dei cuori.
 
Sia lode al Padre e al Figlio,
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
 
Oppure:
 
Rector potens, verax Deus,
qui témperas rerum vices,
splendóre mane ínstruis
et ígnibus merídiem,
 
Exstíngue flammas lítium,
aufer calórem nóxium,
confer salútem córporum
verámque pacem córdium.
 
Præsta, Pater piíssime,
Patríque compar Unice,
cum Spíritu Paráclito
regnans per omne sǽculum. Amen.
  
Ant. L’angelo Gabriele disse a Maria:
       Ave, piena di grazia, il Signore è con te;
       tu sei benedetta fra le donne.
 
SALMO 21        Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Mt 27, 46).
 
I       (2-12)
 
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? †
    Tu sei lontano dalla mia salvezza»: *
    sono le parole del mio lamento.
 
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, *
    grido di notte e non trovo riposo.
 
Eppure tu abiti la santa dimora, *
    tu, lode di Israele.
In te hanno sperato i nostri padri, *
    hanno sperato e tu li hai liberati;
 
a te gridarono e furono salvati, *
    sperando in te non rimasero delusi.
 
Ma io sono verme, non uomo, *
    infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
 
Mi scherniscono quelli che mi vedono, *
    storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si è affidato al Signore, lui lo scampi; *
    lo liberi, se è suo amico».
 
Sei tu che mi hai tratto dal grembo, *
    mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.
Al mio nascere tu mi hai raccolto, *
    dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.
 
Da me non stare lontano, †
    poiché l’angoscia è vicina *
    e nessuno mi aiuta.
  
II     (13-23)
 
Mi circondano tori numerosi, *
    mi assediano tori di Basan.
Spalancano contro di me la loro bocca *
    come leone che sbrana e ruggisce.
 
Come acqua sono versato, *
    sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera, *
    si fonde in mezzo alle mie viscere.
 
È arido come un coccio il mio palato, †
    la mia lingua si è incollata alla gola, *
    su polvere di morte mi hai deposto.
 
Un branco di cani mi circonda, *
    mi assedia una banda di malvagi;
hanno forato le mie mani e i miei piedi, *
    posso contare tutte le mie ossa.
 
Essi mi guardano, mi osservano: †
    si dividono le mie vesti, *
    sul mio vestito gettano la sorte.
 
Ma tu, Signore, non stare lontano, *
    mia forza, accorri in mio aiuto.
Scampami dalla spada, *
    dalle unghie del cane la mia vita.
 
Salvami dalla bocca del leone *
    e dalle corna dei bufali.
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, *
    ti loderò in mezzo all’assemblea.
 
III    (24-32)
 
Lodate il Signore, voi che lo temete, †
    gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, *
    lo tema tutta la stirpe di Israele;
 
perché egli non ha disprezzato né sdegnato *
    l’afflizione del misero,
non gli ha nascosto il suo volto, *
    ma, al suo grido d’aiuto, lo ha esaudito.
 
Sei tu la mia lode nella grande assemblea, *
    scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
 
I poveri mangeranno e saranno saziati, †
    loderanno il Signore quanti lo cercano: *
    «Viva il loro cuore per sempre».
 
Ricorderanno e torneranno al Signore *
    tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui *
    tutte le famiglie dei popoli.
 
Poiché il regno è del Signore, *
    egli domina su tutte le nazioni.
 
A lui solo si prostreranno
        quanti dormono sotto terra, *
    davanti a lui si curveranno
        quanti discendono nella polvere.
 
E io vivrò per lui, *
    lo servirà la mia discendenza.
 
Si parlerà del Signore alla generazione che viene; *
    annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno: *
    «Ecco l’opera del Signore!».
 
Ant. L’angelo Gabriele disse a Maria:
       Ave, piena di grazia, il Signore è con te;
       tu sei benedetta fra le donne.
  
LETTURA BREVE      Ger 30, 18-19
        Così dice il Signore: Ecco, restaurerò la sorte delle tende di Giacobbe e avrò compassione delle sue dimore. La città sarà ricostruita sulle sue rovine e il palazzo sorgerà di nuovo al suo posto. Ne usciranno inni di lode, voci di gente festante.
 
V. Per la tua benevolenza, Signore, ricordati di noi,
R. vieni a visitarci con la tua salvezza.
  
ORAZIONE
        Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Dio onnipotente; la venuta del tuo unico Figlio, che attendiamo con intenso desiderio, ci ottenga la salvezza per la vita presente e per la futura. Per Cristo nostro Signore.
        R. Amen.
 
Benediciamo il Signore.
        R. Rendiamo grazie a Dio.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 25-NOV-11
 

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