Il tema che affrontiamo con questo Convegno - Luci di speranza per la famiglia ferita - pone il delicato problema del ‘fare e del ‘come fare famiglia; ci porta a confrontarci con le fragilità delle relazioni e ad avvertire quanto sia vero che la famiglia è ad un tempo forte e debole….
Non è stato un saluto di circostanza quello offerto da S. E. Mons. Enrico Solmi, Presidente della Commissione Episcopale per la Famiglia, in apertura del Convegno promosso a Salsomaggiore (22-26 giugno) dallUfficio Nazionale della CEI. Il Vescovo, fin dalle prime battute, ha lasciato intuire come si tratti di frontiere che chiamano a raccolta tanto la Chiesa che la società civile, e che richiedono lavvertenza che i soggetti coinvolti in situazioni di separazione, divorzi e a volte anche di nuove unioni, non devono mai essere accostate come fossero categorie a parte.
Sul fronte ecclesiale, dopo aver sottolineato che la preoccupazione per le persone e le famiglie ferite viene da lontano - e, in forme diverse, si è espressa nellesperienza della pastorale familiare, dei consultori, dei tribunali ecclesiastici - mons. Solmi ha dato voce alla necessità di far diventare consueto questo sguardo per fratelli e sorelle che sono Chiesa: a tal punto, da non dover venire accostati semplicemente come destinatari di attenzione e cura, ma quali fedeli che, pur in situazioni matrimoniali irregolari o comunque difficili, possono a loro volta contribuire alledificazione della comunità.
Questo tempo difficile, che fa toccare con mano fatiche e debolezze - ha aggiunto - non impedisce alla Chiesa di annunciare in parole e opere il Vangelo del matrimonio, nella pluralità dei suoi doni: La verità dellannuncio, infatti, non solo non deve significare chiusura o preclusione, ma al contrario è forza e speranza. Tale verità damore testimoniata dalla Chiesa - ha proseguito Solmi - è Cristo, verità che attrae, sostiene, cammina e fa camminare; quel Cristo che va a Cana di Galilea, che attende al pozzo la donna samaritana, che entra in casa di Pietro e ne guarisce la suocera… E una verità di grazia, ha aggiunto, che la Chiesa - quale Madre - porge a tutti, ammonendo chi sta in piedi a evitare la presunzione di non poter cadere…
Mons. Solmi, con affabile cordialità, ha incoraggiato a continuare senza paura unopera di prossimità. Agli operatori della famiglia, primi destinatari del Convegno, il Vescovo ha additato lobiettivo di una pastorale integrata, capace di far sinergia a beneficio di tutti.