«Indaghiamo lesperienza umana nella sua ricerca della verità e sperimentiamo il gusto che nasce dal cristianesimo per luomo. Tutto ciò che per lumano è interessante diventa interessante per noi; diventa un obiettivo della nostra ricerca». I valori che da 30 anni animano il Centro culturale di Milano, espressi dal direttore Camillo Fornasieri, sono assai simili alla missione che dal 1968 muove limpegno quotidiano di Avvenire. Anche per questo, in occasione di un convegno promosso dal Centro, il 3 marzo, nellaula magna dellUniversità Cattolica di Milano intitolato ‘Il desiderio e luomo contemporaneo‘, centinaia di copie del giornale sono state diffuse. Spiega Fornasieri: «Direi che Avvenire, nel panorama cronachistico, cerca ogni giorno il legame tra i fatti e lesperienza umana di ciascuno. Ritengo che le pagine di Agorà dedicate alle cultura siano tra le migliori del panorama editoriale italiano. In quelle pagine troviamo una perfetta assonanza con i temi che trattiamo abitualmente». E che hanno trovato una platea, nel solo 2010, di 19.000 persone. Mentre i soci del Centro, nato nel solco dellesperienza di Comunione e liberazione, sono oggi circa 6.000. «In gran parte - prosegue Fornasieri - le nostre iniziative trovano terreno fertile tra i giovani, studenti delle superiori e universitari. È anche tra loro che intendiamo suscitare linteresse per il giornale».