Liturgia delle ore - Archivio
Venerdì della terza settimana di Pasqua


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
 
INNO
 
Signore, forza degli esseri,
Dio immutabile, eterno,
tu segni i ritmi del mondo:
i giorni, i secoli, il tempo.

Irradia di luce la sera,
fa‘ sorgere oltre la morte,
nello splendore dei cieli,
il giorno senza tramonto.

Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito,
com‘era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.

Oppure:


L‘ora nona ci chiama
alla lode di Dio:
adoriamo cantando
l‘uno e trino Signore.

San Pietro che in quest‘ora
salì al tempio a pregare,
rafforzi i nostri passi
sulla via della fede.

Uniamoci agli apostoli
nella lode perenne
e camminiamo insieme
sulle orme di Cristo.

Ascolta, Padre altissimo,
tu che regni in eterno,
con il Figlio e lo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
 
Ant. Alleluia, alleluia, alleluia.
 
 
Chi celebra più Ore, in una di esse celebra la salmodia ordinaria e nelle altre quella complementare.
 
SALMO 21
Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
 
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Mt 27, 46).
 
I   (2-12)
 
« Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? †
     Tu sei lontano dalla mia salvezza »: *
     sono le parole del mio lamento.
 
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, *
   grido di notte e non trovo riposo.
 
Eppure tu abiti la santa dimora, *
   tu, lode di Israele.
In te hanno sperato i nostri padri, *
   hanno sperato e tu li hai liberati;
 
a te gridarono e furono salvati, *
   sperando in te non rimasero delusi.
 
Ma io sono verme, non uomo, *
   infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
 
Mi scherniscono quelli che mi vedono, *
     storcono le labbra, scuotono il capo:
« Si è affidato al Signore, lui lo scampi; *
     lo liberi, se è suo amico ».
 
Sei tu che mi hai tratto dal grembo, *
   mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.
Al mio nascere tu mi hai raccolto, *
   dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.
 
Da me non stare lontano, †
   poiché l’angoscia è vicina *
   e nessuno mi aiuta.
 
 
II   (13-23)
 
Mi circondano tori numerosi, *
   mi assediano tori di Basan.
Spalancano contro di me la loro bocca *
   come leone che sbrana e ruggisce.
 
Come acqua sono versato, *
   sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera, *
   si fonde in mezzo alle mie viscere.
 
È arido come un coccio il mio palato, †
   la mia lingua si è incollata alla gola, *
   su polvere di morte mi hai deposto.
 
Un branco di cani mi circonda, *
   mi assedia una banda di malvagi;
hanno forato le mie mani e i miei piedi, *
   posso contare tutte le mie ossa.
 
Essi mi guardano, mi osservano: †
   si dividono le mie vesti, *
   sul mio vestito gettano la sorte.
 
Ma tu, Signore, non stare lontano, *
   mia forza, accorri in mio aiuto.
Scampami dalla spada, *
   dalle unghie del cane la mia vita.
 
Salvami dalla bocca del leone *
   e dalle corna dei bufali.
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, *
   ti loderò in mezzo all’assemblea.
 
 
III   (24-32)
 
Lodate il Signore, voi che lo temete, †
   gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, *
   lo tema tutta la stirpe di Israele;
 
perché egli non ha disprezzato né sdegnato *
   l’afflizione del misero,
non gli ha nascosto il suo volto, *
   ma, al suo grido d’aiuto, lo ha esaudito.
 
Sei tu la mia lode nella grande assemblea, *
   scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
 
I poveri mangeranno e saranno saziati, †
   loderanno il Signore quanti lo cercano: *
« Viva il loro cuore per sempre ».
 
Ricorderanno e torneranno al Signore *
   tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui *
   tutte le famiglie dei popoli.
 
Poiché il regno è del Signore, *
   egli domina su tutte le nazioni.
 
A lui solo si prostreranno
     quanti dormono sotto terra, *
   davanti a lui si curveranno
     quanti discendono nella polvere.
 
E io vivrò per lui, *
   lo servirà la mia discendenza.
 
Si parlerà del Signore alla generazione che viene; *
   annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno: *
   « Ecco l’opera del Signore! ».
 
Ant. Alleluia, alleluia, alleluia.
 
 
LETTURA BREVE            1 Cor 5, 7-8
 
   Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.
 
V. Signore, rimani con noi, alleluia,
R. ormai si fa sera, alleluia.
 
 
ORAZIONE
 
   O Dio onnipotente, che ci hai dato la grazia di conoscere il lieto annunzio della risurrezione, fa’ che risorgiamo a nuova vita per la forza del tuo Spirito di amore. Per Cristo nostro Signore.
 
R. Amen.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 20-APR-10
 

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