«Non è la prima volta che aderisco ad uniniziativa di questo genere. Ma come si fa a rinunciare se la posta in gioco è linformazione e la conseguente formazione delle coscienze?». Don Sergio Zambenetti, parroco di San Giorgio in Casatenovo (in provincia di Lecco e nellarcidiocesi di Milano) non ci ha pensato su due volte quando ha ricevuto linvito dallUfficio diocesano comunicazioni sociali a promuovere Avvenire nelle domeniche di Quaresima. Ha subito ordinato 100 copie per ogni domenica convinto della buona risposta dei suoi parrocchiani. «Così è stato. Del giornale parlo nel corso delle Messe domenicali - spiega don Zambenetti -, indicando la necessità di sostenere uninformazione cristianamente ispirata. E solitamente, già al mattino, la gente ritira tutte le copie tanto che, come succede spesso, cè qualcuno che ne richiede ancora. Domenica scorsa, in particolare, linserto Noi genitori e figli ha reso ancora più celere la diffusione del giornale». In chiesa Avvenire è citato spesso anche perché, dice ancora il parroco, «tornano molti utili nelle omelie le riflessioni e i punti di vista del quotidiano dei cattolici italiani. Ne apprezziamo la correttezza e il senso di responsabilità che sta alla base del lavoro dei giornalisti. Il supplemento Milano 7 rende questa offerta ancora più completa».