La fascia protetta non è unarea in cui un genitore si può fidare di lasciare i bambini davanti alla tv e non è più accettabile che le emittenti, per paura di perdere laudience degli adulti, sottovalutino questa situazione. I rischi sono troppo alti». A parlare è Gianni Biondi, direttore del Servizio di psicologia pediatrica dellospedale Bambino Gesù. Alla presentazione del consuntivo 2009 del Comitato tv e minori ha portato i dati di uno studio diretto sugli effetti dellesposizione alla tv sui bambini da zero a cinque anni, arricchito da unimportante bibliografia internazionale. In quella fascia detà trascorrere molto tempo davanti alla tv incide sui comportamenti dei bambini indipendentemente dalla qualità dei programmi. «La tv in camera, per esempio - afferma Biondi -, è perniciosa, così come lasciare i bambini a vedere cartoni, così stanno buoni. In questo modo consumano alimenti sbagliati, non giocano, non sperimentano, non accrescono i loro interessi. Non è vero che la visione precoce di dvd migliora la capacità cognitiva. Semmai è il contrario. Si assiste anzi a una sovrapposizione fra realtà e finzione. Non è vero che i tanti stimoli televisivi migliorano lapprendimento. Perché ciò accada, serve che gli stimoli siano mediati da una persona di fiducia del bambino». Lo studio elenca i possibili danni causati da una simile visione della tv: riduzione dellattività motoria; obesità; ritardi nello sviluppo psicomotorio; alterazione dei ritmi del sonno, soprattutto quello pomeridiano; ritardi nel linguaggio; problemi di attenzione; scarsa predisposizione al gioco; difficoltà nella lettura; difficoltà nellapprendimento della matematica; insicurezza; situazioni di violenza inelaborata; forme di passività e videodipendenza, che col crescere del bambino si trasferisce dai dvd, dalla tv a internet. Situazioni che per certi versi si sovrappongono allennesima denuncia del Censis sulla rappresentazione della donna nei media. Una recentissima indagine presentata da Elisa Manna evidenzia come limmagine della donna intesa come giocattolo sessuale sia alla base, verificata, di tante perversioni e devianze sessuali fra gli adolescenti, «che nelle trasmissioni, persino nei tg, vengono banalizzate, normalizzate, con danni, disorientamenti e gravi conseguenze » . Laumento, per esempio, dei casi di prostituzione precoce e precocissima, citato da Manna, è stato confermato « per esperienza diretta» da Biondi.