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Buona scuola   versione testuale
26 giugno 2015

Nella seduta del 25 giugno l'Assemblea del Senato ha approvato, con 159 voti favorevoli, 112 contrari  e nessun astenuto, il maxiemendamento interamente sostitutivo del disegno di legge di riforma del sistema nazionale di istruzione (ddl n. 1934), sul quale il Governo aveva posto la questione di fiducia. Il testo torna ora all’esame della Camera dei deputati.
Rispetto al testo licenziato da Montecitorio il maxiemendamento prevede che tra le assunzioni di docenti precari ci siano anche gli idonei del concorso 2012 e che la nuova regola della chiamata diretta dei docenti da parte del preside sia valida dal settembre 2016. Il piano dell'offerta formativa sarà elaborato dal collegio dei docenti, sulla base degli indirizzi definiti dal dirigente scolastico, e approvato dal consiglio di istituto. Il numero dei componenti dei comitati scolastici per la valutazione dei docenti è aumentato: ai due rappresentanti dei genitori e ai tre rappresentanti dei docenti si aggiunge un membro esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale. E' prevista anche l'introduzione di criteri per la valutazione, ogni tre anni, dei dirigenti scolastici, che saranno esaminati da ispettori esterni sul miglioramento del servizio scolastico e sulle competenze gestionali e organizzative, valorizzazione del merito professionale.
Il nuovo testo prevede un credito d'imposta al 65% per il 2014 e al 50% per il 2016 per coloro che donano soldi 'per gli investimenti in favore' delle scuole, 'per la realizzazione di nuove strutture, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti'. Con il maxiemendamento è stato posto il tetto massimo di 100mila euro per le erogazioni liberali.
Confermati i 400 euro all'anno da detrarre ai fini Irpef, per ogni alunno iscritto alle scuole paritarie: le detrazioni riguarderanno gli iscritti agli asili, alle scuole elementari e superiori paritarie.