Sussidio Avvento-Natale 2014 - Giovani - 28 dicembre - Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe 
28 dicembre - Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe   versione testuale
Capaci di fedeltà

Fin dalle origini Dio ha espresso all’uomo un desiderio: essergli fedele. In molti modi e in diversi momenti Dio ha stretto alleanza, ma l’uomo non ha saputo rispettare fino in fondo il patto, ha ceduto facilmente alla tentazione di poter fare da solo. Nonostante ciò questa alleanza è stata ristabilita nuovamente. Questo dimostra che la fedeltà è una prerogativa essenziale per il cammino di fede e per la vita dell’uomo. Essere fedeli significa essere consapevoli che dall’altro viene il bene e che la vita si fonda sull’altro,  il quale mi permette di esistere. Il cercare altrove è segno di insicurezza e di insoddisfazione. L’esempio della Santa Famiglia fa comprendere come l’uomo può vivere la fedeltà nell’abbandono totale a Dio e alle persone che lui pone accanto. Nonostante alcuni avvenimenti incomprensibili e le difficoltà essere fedeli permette di guardare sempre con occhi nuovi la realtà.  

 
#unasolafamiglia
 
Noemi vive in una casa di seconda accoglienza per donne vittime di tratta, ha fatto del volontariato la sua vita. È giovane, studia all’università, ma sente che quello è il suo posto nel mondo, una seconda famiglia.
Il progetto “Non sei sola” nasce nell’ambito dell’Associazione “L'albero di Cirene” di Bologna, voluta da don Mario 13 anni fa per dare aiuto a persone meno fortunate, a donne costrette in strada, a immigrati soli.
Progetti nati dalle persone e dai loro bisogni, come quelli di ragazze anche giovanissime che finiscono in strada per saldare un debito e diventano proprietà di sfruttatori senza vergogna. Schiave che subiscono la vita, anziché viverla.
Anche Noemi è una giovane donna che cerca di conciliare la sua vita, lo studio, gli amici con questo ‘lavoro’. “Ogni tanto mi pesa – racconta - perché mi sento impotente davanti a tante cose”. Però poi va avanti, aiuta queste ragazze a trovare un lavoro, a formarsi, ad acquisire la lingua. Noemi non vuole sapere ciò che loro non vogliono raccontare. È lì, e questo basta. È lì quando questi volti disperati si trasformano in volti sorridenti. E questo le basta.
“La mia famiglia è contenta, ogni tanto si preoccupa per quello che pretendo da me stessa, ma mi capisce e mi incoraggia”, dice ancora Noemi.
Sono due adolescenze che si incontrano, una più tutelata, più sicura, come quella di Noemi e dei volontari. L’altra più cruda, più difficile, come quella delle ragazze vittime di prostituzione.
Si incontrano, si contemplano e diventano forza una per l’altra.