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I Domenica di Quaresima   versione testuale

Le tentazioni di Gesù nel deserto, Mosaico,  Venezia, Basilica di S. Marco, sec. XIII.  
© 2014. Foto di Sandro Vannini – Su gentile concessione della Procuratoria di S. Marco, Venezia.

L’esperienza universale e quotidiana dimostra che l’uomo purtroppo è spesso soggetto alla tentazione che lo spinge a compiere non il bene, ma il male, come lo stesso apostolo Paolo, in un passaggio drammatico della Lettera ai Romani, non teme di ammettere: «Non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto...Io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio» (Rm 7,15.19).
Di fronte a una situazione del genere sembra proprio che la sfiducia abbia il sopravvento e che all’uomo non resti altro se non prendere atto della sua invincibile debolezza: «Sono uno sventurato! – conclude Paolo - Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?» (Rm 7,24). Il suo interrogativo trova una risposta: «Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!» (Rm 7,25) perché nonostante tutto per l’uomo è sempre aperto lo spazio dischiuso dalla speranza che annuncia la grazia della salvezza e della liberazione nella croce di Cristo e nel dono dello Spirito Santo.
Il vangelo libera l’uomo dal suo peccato perché lo libera dalla sua condizione di morte che consiste nell’ostinazione a non voler riconosce Dio come proprio Creatore decidendo in assoluta autonomia ciò che è bene e ciò che è male. L’esito di questa sventurata operazione è la morte. La Quaresima è per ciascuno e per tutta la Chiesa un tempo in cui all’amara esperienza del peccato si contrappone l’esperienza, ancora più profonda e radicale, della misericordia divina, poiché «laddove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia» (Rm 5,20).
Confortata da questa certezza, «la Chiesa, che comprende nel suo seno peccatori ed è perciò santa e insieme sempre bisognosa di purificazione, avanza continuamente per il cammino della penitenza e del rinnovamento. La Chiesa “prosegue il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio”» (Lumen Gentium 8).
La Quaresima è il tempo propizio in cui la Chiesa e ciascun credente sono chiamati a fare ritorno nel “deserto” per riascoltare la parola liberante di Dio. «Il deserto di cui si parla ha diversi significati. Può indicare lo stato di abbandono e di solitudine, il “luogo” della debolezza dell’uomo dove non vi sono appoggi e sicurezze, dove la tentazione si fa più forte.
 
Ma esso può indicare anche un luogo di rifugio e di riparo, come lo fu per il popolo di Israele scampato alla schiavitù egiziana, dove si può sperimentare in modo particolare la presenza di Dio…San Leone Magno commenta che “il Signore ha voluto subire l’attacco del tentatore per difenderci con il suo aiuto e per istruirci col suo esempio”» - Tractatus XXXIX, 3 (Benedetto XVI, Angelus del 22-2-2012).
Gli splendidi mosaici della Basilica di San Marco a Venezia raccontano tutta la storia della salvezza. Dalla creazione del mondo alle storie dell’Antico Testamento alla presentazione dei fatti salienti della vicenda di Gesù, compreso l’inizio del suo ministero pubblico dopo le tentazioni nel deserto. Gli artisti che hanno lavorato ai mosaici marciani hanno raffigurato come in tre diversi e susseguenti fotogrammi di un film, le tentazioni di Gesù, in modo che l’osservatore possa soffermarsi sull’insieme del racconto evangelico per coglierne il messaggio.
L’episodio delle tentazioni è raffigurato in rapporto ai mosaici che celebrano i fatti culminanti della salvezza e del mistero di Cristo: dall’ingresso a Gerusalemme all’ultima cena, dalla lavanda dei piedi alla crocifissione, dalla discesa al limbo alla risurrezione. Il contesto è quindi quello proprio del cammino pasquale e battesimale che il credente è chiamato a percorrere con Cristo e dietro a Lui.
Il ciclo battesimale celebra, infatti, lo scontro di Gesù con le potenze demoniache e la sua vittoria grazie alla sua comunione intima con il Padre e con lo Spirito. In lui ogni battezzato, pur sperimentando la debolezza della carne e il peso della tentazione nel corso del suo pellegrinaggio terreno, può sperare di giungere dove Cristo ha preceduto la sua Chiesa.