Sussidio Avvento 2013 - Per la carità - 25 dicembre - Natale del Signore 
25 dicembre - Natale del Signore   versione testuale
 
Intervista ad un operatore Caritas di Pescara-Penne
 
Come è iniziata la vostra esperienza?
Le persone con disagio psichico, una volta finita la riabilitazione psichiatrica, devono rientrare nella società, ma spesso questo vuol dire ritornare nei luoghi dove possono nuovamente ricrearsi alcune dinamiche che hanno fatto scaturire i loro problemi. Parlando e interagendo con gli psichiatri abbiamo pensato di sperimentare questo progetto di coabitazione - già collaudato con i giovani  - con tre donne.
 
Cosa offrite loro?
La possibilità di vivere insieme, con un minimo di autonomia economica, in modo da non dipendere dalle famiglie; il riconoscimento sociale per persone solitamente etichettate come inutili o addirittura dannose per la comunità; la promozione di relazioni sociali nuove improntate alla solidarietà, alla collaborazione e alla gratuità reciproca; infine, grazie all’inserimento in progetti di occupazione, borse-lavoro o volontariato, il favorimento di uno stile di vita autonomo e regolare.
 
È un appartamento inserito in un quartiere, come hanno reagito i vicini?
Dopo un’iniziale momento di diffidenza, le tre ragazze sono state adottate dal quartiere; è considerato un appartamento come gli altri e molti vicini vanno a trovarle anche solo per un caffè al pomeriggio. Per le persone con disagio psichico i tempi di miglioramento sono lunghi. Ma stiamo già pensando a replicarlo, almeno sul territorio provinciale. L’obiettivo finale? È quello di un pieno reinserimento nella società e di una completa autonomia della persona.
 
Nel giorno di Natale, è bello pensare a questa iniziativa come una nascita ad una vita nuova…
Non solo per le tre ragazze, ma anche per la comunità sociale, che impara così a vincere la paura della diversità.