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Linosa, nonna Caterina festeggia 100 anni   versione testuale
Articolo di Giusy Remirez - Associazione Pelagos

(17 settembre 2012) - Grande festa a Linosa per nonna Caterina vedova Bonadonna, che sabato 8 settembre 2012, con un ottimismo e una grinta che fanno ben sperare, ha spento le sue candeline davanti alla figlia, ai nipoti, ai pronipoti e a tutta la popolazione.
Alle 18.30 Don Ignazio Giunta ha celebrato la Santa Messa nella parrocchia di San Gerlando, davanti alle autorità, alla popolazione linosana e ai turisti; infatti i turisti a Linosa sono considerati amici e non forestieri! Subito dopo la messa, i festeggiamenti presso l'oratorio della parrocchia e gli omaggi da parte della delegazione comunale.
Nonna Caterina, nata a Linosa nel 1912, subito dopo il matrimonio si è trasferita con il marito ad Augusta, dove quest'ultimo era Guardiano del Faro. Durante le sue 100 primavere nonna Caterina non è mai stata in ospedale, neanche per partorire: le sue figlie sono nate in casa. La primogenita Maria è nata nel 1933 nel faro di Augusta, la secondogenita Anna nel 1938 a Linosa nel faro di Punta Beppe Tuccio, dove la famiglia si era trasferita definitivamente nel 1936.
Nonna Caterina racconta che durante il periodo ad Augusta soffriva di nostalgia: le mancavano il paesaggio variopinto di Linosa; i colori vivaci delle case, tra i quali domina il rosso vivo che fa da cornice al giallo, al bianco o al rosa; le chiacchierate estive seduta sul marciapiede antistante casa sua con le amiche e le cugine; la tranquillità di lasciare le chiavi appese alle porte; il pesce e i crostacei pescati nelle limpide e pulite acque linosane in compagnia degli amici e poi consumati la sera stessa accompagnati dall’allegria del ballo liscio nell'aia antistante la casa di campagna.
Ricorda con gioia anche i tempi in cui i compaesani andavano a guardare la televisione “al faro”, a casa di nonna Caterina, che sfruttando l'energia prodotta dai motori a vento era l'unica abitazione provvista di energia elettrica; la luce a Linosa, infatti, è arrivata solo nel 1967; la gente arrivava al faro sulla sella di pazienti asinelli, percorrendo le strade non ancora tutte asfaltate.
Anche per i turisti nonna Caterina è stata un’istituzione: nessuno ha lasciato l'Isola prima di salutarla! In molti andavano a visitare il maestoso faro che sovrasta uno dei punti più belli dell'Isola: da un lato i Faraglioni, così affascinanti che non hanno nulla da invidiare a quelli di Capri e dall'altro la piscina naturale formatasi da una colata di lava che giunge al mare creando un buco circolare nella scogliera.
Negli ultimi anni la signora Caterina è andata ad abitare con la figlia Anna: circondata dall'affetto della figlia, dei nipoti e dei pronipoti vuole sentirsi ancora utile e non disdegna piccoli lavoretti in casa! La vita vissuta in maniera semplice, circondata da affetti, l’aria pulita, il cibo genuino si rispecchiano su quegli occhi e sul quel viso che mostrano vent'anni in meno! Che sia stato questo l'elisir di tanta longevità?
(Giusy Remirez - Associazione Pelagos)