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Il popolo lampedusano affida lo spirito e il cuore a Maria   versione testuale
Articolo di Giuseppa Calabrese

(20 giugno 2012) - Le attività pastorali del mese di maggio sono scandite e attraversate da quel denominatore comune che è rappresentato dalla devozione alla Beata Vergine Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa. I fedeli rivolgono preghiere, canti e novene a Maria, che spesso viene portata in processione. Anche la comunità parrocchiale di San Gerlando ha organizzato per il mese mariano la “Peregrinatio Mariae”: l’immagine di Maria Santissima pellegrina è andata di casa in casa, sostando nelle abitazioni delle tante famiglie che hanno espresso il desiderio di accoglierla.
Un rito, questo, divenuto ormai consuetudine sull’Isola e conclusosi con la festa della visitazione di Maria SS. a S. Elisabetta, celebrata a Lampedusa da diverso tempo, pur se con modalità differenti di anno in anno. La peregrinatio è stata scandita dalla celebrazione eucaristica, che segnava il passaggio da una famiglia all’altra, accompagnato da preghiere e canti. Durante la sosta nelle varie case, la famiglia curava la sistemazione dell’immagine in maniera tale che chiunque potesse venire a pregare. Quest’anno, come non mai, il bisogno di preghiera è stato intenso. Lo conferma la grande partecipazione ai cenacoli di preghiera organizzati durante il mese. Vicini di casa, amici e parenti, tutti insieme a meditare sui misteri del rosario, con l’accompagnamento dei canti intonati dai giovani accompagnati dalla chitarra.
È stato bello scorgere nei volti dei partecipanti la gioia e l’emozione di portare con sé l’immagine della Madonna; si è respirata l’aria dei tempi passati, rivivendo le usanze dei nostri nonni, come l’altarino preparato nell’angolo più bello della casa, adornato di fiori e coperto da una tovaglia ricamata. L’emozione degli sguardi e le lacrime di gioia e speranza di chi teneva stretta tra le proprie braccia la Madonna, hanno fatto intuire l’amore e la fiducia che il popolo lampedusano nutre nei confronti della Madre celeste. La sentita richiesta di preghiera da parte delle famiglie di Lampedusa ha fatto nascere l’idea di riproporre i trenta giorni mariani durante il prossimo mese di ottobre.
(Giuseppa Calabrese – Catechista)