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 Sussidio Quaresima 2011 - V Domenica - Il contributo dei risorti al mondo e alla città 
Riconciliazione e cittadinanza
Il contributo dei risorti al mondo e alla città   versione testuale
Colui che celebra l’Eucaristia nella festa di Cristo, nella sua quotidianità affronta con coraggio anche la persecuzione e la morte, per il bene della città dell’uomo.
 
La domanda sul dolore e sulla morte accomuna i credenti e i non credenti. Il dolore e l’affetto per chi è scomparso sono condivisi da entrambi: la tentazione, dall’una e dall’altra parte, è di liquidare sbrigativamente l’incontro-scontro con la fragilità estrema e la morte.
La troppo sbrigativa anestetizzazione porta alla disumanizzazione; ma anche una troppo frettolosa presentazione della risurrezione come “soluzione” non rende ragione della vicenda di Gesù, verbo di Dio incarnato, vissuto per lunghi anni nel nascondimento e nel silenzio, partecipe di tutta la condizione umana, anche nella sofferenza.
Il brano della risurrezione di Lazzaro insegna ad abitare l’interrogativo sul dolore e sulla morte, a soffermarsi su di esso, a non dare facili soluzioni, perché l’unica vera risposta viene unicamente dal Risorto. I credenti possono aiutare la società a non liquidare il problema della morte unicamente sotto la dimensione tecnica e commerciale. Diventa però fondamentale trovare i modi e i luoghi giusti di presenza, nei luoghi del dolore, nei luoghi del lutto, testimoniando una visione serena e riconciliata della morte.