Torna alla home
Cerca
 Sussidio Quaresima 2011 - V Domenica - Fragilità e risurrezione 
Riconciliazione e fragilità
Fragilità e risurrezione   versione testuale
Il credente riconciliato, anche nell’ora della prova, ha fiducia nella risurrezione.
 
Lazzaro è segnato dalla malattia, le sorelle dal dolore. Gesù piange per l’amico, ma nello stesso tempo avverte su di sé la minaccia della morte. Anche i discepoli avvertono la drammaticità del momento, e sono posto di fronte al bivio: continuare a seguire Gesù? Rischiare la vita per lui? Il brano della resurrezione di Lazzaro invita ad affrontare tutto il carico della fragilità e del dolore, senza dare risposte facili e affrettate.
La risurrezione non è una semplice nozione da apprendere, che magicamente restituisce certezze e risolve problemi: anche nella fede della risurrezione, il dolore resta, il dubbio agisce, il pianto sgorga dal cuore. Si vive nel tempo, limitati nella conoscenza e nella possibilità di comprensione, mentre lentamente prende piede la fede nella risurrezione, e dalla tentazione dell’angoscia si passa ad un atteggiamento di speranza.
“Credere” è la parola chiave del brano evangelico: passare dalla fiducia illusoria in un Messia che garantisce contro ogni difficoltà (“se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto”) all’affidamento pieno a Gesù, colui che è stato crocifisso, colui che è risorto, colui che oggi continua a donare pienezza di vita. Con questa fede diviene possibile affrontare la sofferenza, la malattia, condividere il dolore di chi soffre, imparare a vincere la paura della morte.