Assistenza spirituale al personale della Polizia di Stato della Conferenza Episcopale Italiana
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Polizia di Stato in Udienza dal Santo Padre   versione testuale
Città del Vaticano, 15 gennaio 2011







Sabato, 15 gennaio 2011 si è tenuta l'annuale udienza dal Papa Benedetto XVI con la  partecipazione dei vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e una rappresentanza dell'Ispettorato generale di P.S. presso il Vaticano.
 Riportiamo l'intervento del Pontefice:
 
Come angeli custodi che vegliano sulla città del Papa
 
"Sincero apprezzamento per l'impegno e la professionalità con cui funzionari e agenti" garantiscono la sicurezza e si pongono "al servizio dei pellegrini" è stato espresso dal Papa al personale dell'ispettorato di Pubblica sicurezza presso il Vaticano, durante l'udienza svoltasi sabato mattina, 15 gennaio, nella Sala Clementina.

Signor Capo della Polizia,
Signor Dirigente,
Cari Funzionari ed Agenti!
Sono lieto di accogliervi, secondo la buona consuetudine, per il reciproco scambio di auguri all'inizio del nuovo anno. Rivolgo a ciascuno il mio cordiale benvenuto e il mio affettuoso saluto, che volentieri estendo alle rispettive famiglie e ai vostri colleghi che non hanno potuto partecipare a questo incontro, poiché impegnati nel quotidiano servizio per garantire la sicurezza di piazza S. Pietro, delle vicinanze e delle altre zone di pertinenza del Vaticano. Un particolare e beneaugurante saluto desidero rivolgere al Dirigente Generale, Dott. Raffaele Aiello, che da poche settimane è alla guida del vostro Ispettorato. Lo ringrazio per le cortesi espressioni che mi ha rivolto, anche a nome dei presenti e dei rappresentanti di quelle strutture centrali e periferiche del Ministero dell'Interno che cooperano con voi, in spirito di servizio e di solerte disponibilità. Rivolgo altresì il mio deferente saluto al dott. Antonio Manganelli, Capo della Polizia, al Prefetto Salvatore Festa, agli altri Funzionari e Dirigenti, come pure ai Cappellani, rinnovando, anche a nome dei miei collaboratori, viva gratitudine per l'opera preziosa di codesto Ispettorato di Pubblica Sicurezza.
Colgo questa opportunità per manifestare il mio sincero apprezzamento per l'impegno e la professionalità con cui i funzionari e gli agenti della Polizia di Stato, quasi come "angeli custodi", vegliano giorno e notte sul Vaticano, garantendo la necessaria sicurezza e ponendosi al servizio dei pellegrini. Quest'opera di vigilanza, che voi svolgete con diligenza e sollecitudine a tutela dell'ordine pubblico, è certamente considerevole e delicata:  essa richiede a volte non poca pazienza, perseveranza, sacrificio e disponibilità all'ascolto. Si tratta di un servizio quanto mai utile al tranquillo e sicuro svolgimento delle manifestazioni spirituali e religiose che si svolgono specialmente nella piazza S. Pietro. La vostra significativa presenza nel cuore della cristianità, dove folle di fedeli giungono senza sosta per incontrare il Successore di Pietro e per visitare le tombe degli Apostoli, susciti sempre più in ciascuno di voi il proposito di ravvivare la dimensione spirituale della vita, come pure l'impegno ad approfondire la vostra fede cristiana, testimoniandola con gioia attraverso una condotta coerente.
Nel periodo natalizio, da poco concluso, la liturgia ci ha invitato ad accogliere il Verbo che fin dal principio è nel seno del Padre e che Egli ci ha donato, rivelandone il volto in un Bambino. Egli è l'Eterno che entra nel tempo e lo riempie della sua pienezza; è la luce che illumina e rischiara quanti stanno nelle tenebre; è il Figlio di Dio che reca all'umanità la salvezza. Accogliamolo sempre con fiducia e gioia! Ce lo presenta la Vergine Maria. Ella, quale Madre premurosa, veglia su di noi. Rivolgetevi di frequente alla sua materna intercessione e affidate a Lei l'anno 2011 da poco iniziato, affinché sia per tutti un tempo di speranza e di pace.
Con questi sentimenti, invoco su di voi e sul vostro lavoro l'abbondanza dei doni celesti, mentre di cuore vi imparto una speciale Benedizione Apostolica, che volentieri estendo alle vostre famiglie e alle persone care.

(©L'Osservatore Romano - 16 gennaio 2011)