Direttore: Magnani Don Franco
Circonvallazione Aurelia, 50 00165 Roma
06 66398234
06 66398281
condividi
Mobile
Cerca
 Ufficio Liturgico Nazionale - Documentazione - Indicazioni Liturgiche - Verso l'approvazione della prima parte della terza edizione italiana del Messale Romano 
Verso l'approvazione della prima parte della terza edizione italiana del Messale Romano   versione testuale
Dalla Prolusione del Cardinale Angelo Bagnasco alla 62° Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana

3. Uno degli ambiti che saranno considerati nel corso di questa assemblea è la vita liturgica della Chiesa che è in Italia. Giunge infatti a conclusione la traduzione della prima parte dell’editio typica tertia del Messale Romano. Naturalmente non entro nel merito di quello che concretamente sarà sottoposto al vaglio comune; mi limito, con la vostra benevolenza, a dire una parola sul tema più ampio. La liturgia, infatti, «mediante la quale – afferma il Concilio Vaticano II – , specialmente nel divino Sacrificio dell’Eucaristia, ‘si attua l’opera della nostra Redenzione’, contribuisce in sommo grado a che i fedeli esprimano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero di Cristo e la genuina natura della vera Chiesa, che ha la caratteristica di essere nello stesso tempo umana e divina, visibile ma dotata di realtà invisibili, fervente nell’azione e dedita alla contemplazione, presente nel mondo e, tuttavia, pellegrina; tutto questo in modo che ciò che in lei è umano sia ordinato e subordinato al divino, il visibile all’invisibile, l’azione alla contemplazione, la realtà presente alla futura città verso la quale siamo incamminati» (Sacrosanctum Concilium, n. 2). Parole che non solo hanno la forza della chiarezza, ma che commuovono l’anima e inquadrano l’orizzonte della nostra missione: «La liturgia è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta la sua virtù. Poiché il lavoro apostolico è ordinato a che tutti, diventati figli di Dio mediante la fede e il Battesimo, si riuniscano in assemblea, lodino Dio nella Chiesa, prendano parte al Sacrificio e alla mensa del Signore» (ib, n. 10). La liturgia è  talmente al cuore della vita e del mandato ecclesiale  che, come è noto,  il primo dei sedici volumi dell’Opera omnia di Papa Benedetto XVI, è quello dedicato agli scritti liturgici. E parlando − appunto − del Concilio, Benedetto XVI osserva che «cominciando con l’argomento della liturgia, si poneva inequivocabilmente in luce il primato di Dio, la priorità assoluta del tema ‘Dio’. Prima di tutto Dio: questo dice l’iniziare con la liturgia. La dove lo sguardo su Dio non è determinante, ogni altra cosa perde il suo orientamento» (Joseph Ratzinger, Opera omnia, Teologia della liturgia, Libreria Editrice Vaticana, pagg. 5-6). Se «la gloria di Dio − come afferma sant’Ireneo – è l’uomo vivente, ma la vita dell’uomo è vedere Dio», allora la gloria di Dio è l’uomo che guarda a Dio e si lascia guardare da Dio, è l’uomo che riceve la  forma della sua vita dallo sguardo rivolto a Cristo: la liturgia è infatti l’incontro tra il volto dell’uomo e quello di Dio in Gesù. Da questo incontro di sguardi e di cuori l’uomo trova gli altri e li riconosce fratelli, e la Chiesa si rinnova nel suo mistero e nella sua missione.  Accennando poi  ai suoi lavori sulla liturgia, il Papa precisa: «Il mio obiettivo non erano i problemi specifici della scienza liturgica, ma sempre l’ancoraggio della liturgia all’atto fondamentale della nostra fede e quindi anche il suo posto nell’insieme della nostra esistenza umana» (ib, pag. 6). Veramente la liturgia è il fuoco dal quale si accende  la vita, e il grande Protagonista è Cristo: «La singolarità della liturgia eucaristica consiste appunto nel fatto che è Dio stesso ad agire e che noi veniamo attratti dentro a questo agire di Dio» (Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, Davanti al Protagonista, Cantagalli Edizioni, pag. 123).
Sono solo alcune parole che appartengono alla nostra vita di discepoli e di Pastori, e che ci possono aiutare nell’impegno di questi giorni.