Recentemente i Cappellani della Polizia di Stato hanno vissuto il loro Convegno Nazionale (unitario, ogni biennio) dal 14 al 16 settembre 2010, ricco di eventi celebrativi, di contenuti tematici e di fraterni rapporti interpersonali.Le Concelebrazioni liturgiche, iniziando nella Basilica di S.Croce in Roma (era la festività liturgica) con il Card. Giovanni Battista Re, sono terminate nel Santuario di S.Maria Goretti a Nettuno con il Vescovo di Albano, Mons. Marcello Semeraro. Momenti di preghiera comunitaria ed interventi spirituali di alcuni Cappellani, hanno intervallato i rituali ritmi di lavoro del Convegno. Sul versante dei contenuti tematici il Convegno affrontava l’argomento principale “Le attuali sfide educative nella nostra missione pastorale” con le relazioni di Mons. Mariano Crociata, Segretario Generale della C.E.I., del Prefetto Luigi Mone, Direttore Centrale degli Affari Generali del Dipartimento della P.S., di Don Salvatore Currò, Preside dell’Istituto Teologico di S.Pietro in Viterbo, del Dott. Gerardo Cautilli, Direttore della Scuola Superiore della P.S. e del Dott. Simone Balduino, della Direzione Centrale degli Istituti di Istruzione. I cinque lavori di gruppo approfondivano le tematiche in oggetto. La visita e l’intervento del Capo della Polizia di Stato, Pref. Antonio Manganelli, a chiusura del Convegno, poneva in evidenza l’importanza e l’opportunità di favorire questa occasione formativa, come aiuto ai Cappellani nell’adempimento efficace e consapevole del loro mandato pastorale.
Il secondo evento, la festa nazionale di S.Michele A., Patrono della Polizia di Stato, è stato celebrato quest’anno a Lecce, iniziando con una solenne Concelebrazione liturgica in Cattedrale presieduta dal Vescovo Mons. Domenico D’Ambrosio, con il Cappellano Coordinatore Nazionale ed i Cappellani della regione Puglia. Erano presenti l’On. Roberto Maroni, Ministro dell’Interno, l’On. Alfredo Mantovano, Sottosegretario all’Interno, Il Capo della Polizia di Stato, Pref. Antonio Manganelli, autorità ministeriali e locali.
In serata, la Banda della Polizia di Stato ed un folto gruppo di attori e musicisti, hanno offerto alla cittadinanza uno spettacolo, con libero ingresso. La prassi di portare nel territorio la Celebrazione della festività del Patrono, come segno di prossimità e di condivisione, è iniziata una decina di anni fa, riscontrando sempre molta partecipazione e condivisione popolare.