Sussidio Avvento-Natale 2014 - Giovani - 8 dicembre - Immacolata Concezione  
8 dicembre - Immacolata Concezione   versione testuale
Compromesso o adeguamento'
La vita quotidiana mi richiede delle scelte e delle decisioni. A volte si tratta di piccole scelte che non intaccano seriamente la vita, altre di decisioni irreversibili che cambiano il corso dell’esistenza e mi impongono di entrare in una nuova realtà. In questi momenti è decisivo il confronto con la Parola di Dio. Nelle dinamiche di decisione pur di non fare fatica è facile cedere all’adeguamento, è diffusa l’espressione fanno tutti così. Andare controcorrente è difficile. La paura di rimanere da soli blocca la capacità di volare alto. La cosa più semplice è quella di negoziare le scelte. Se è proprio necessario scegliere, scendo a compromessi e scelgo la via meno dura. Una mente e un cuore allenati all’ascolto riescono, pur con tutte le difficoltà, a comprendere quale strada percorrere. Non si lasciano impaurire dalle scelte e non permettono a nessuno di decidere sulla propria vita se non a Dio stesso che può realizzare un progetto di felicità.
 

#iocisto
 
Suor Lisa, 27 anni, suora francescana alcantarina dall’aprile 2013. La regia e il teatro erano la sua vita, una delle cose che le piacevano di più al mondo. Poi la vocazione: il Signore l’ha chiamata e lei ha risposto ‘sì’. 
“Ed eccomi qua: adesso il mio luogo è la strada”, dice suor Lisa. “Quando sono arrivata ad Archi mi hanno chiesto di occuparmi dell’animazione di strada con i ragazzini dai 6 ai 17 anni”.
Archi è un quartiere nella periferia nord di Reggio Calabria dove le suore dedicano la loro vita ai poveri, agli immigrati, agli anziani e soprattutto ai bambini, quei bambini che finalmente trovano una alternativa alla degradazione.
Suor Lisa è giovanissima, ma si affida a Dio e ogni giorno cerca di realizzare quel disegno che Lui ha pensato per lei.  I bambini di Archi sono figli di una terra complicata che li ha abituati a non fidarsi. Quando suor Lisa ha cominciato la sua attività, la guardavano con sospetto, rompevano tutto ciò che avevano a disposizione, qualsiasi gioco o strumento. Poi la presenza di suor Lisa e delle sue consorelle, l’esserci in modo costante e amorevole, ha rotto quel muro di sfiducia e paura. “Bisogna andare oltre quella scorza dura che i ragazzi mostrano perché Il bisogno che ci accomuna, noi e loro, è quello di sentirsi amati”.
Molta gente, soprattutto alcune famiglie, pensa “ma chi glielo fa fare”.. Suor  Lisa una risposta ce l’ha e la ripete a tutti: “sono qui perché credo fortemente che non sono io ad agire ma è il Signore che agisce in me.  Altrimenti non sarei qui – continua -  il Signore sceglie sempre i più inadatti ed è per questo che sento di essere nel posto giusto”.