Sussidio Avvento 2013 - Per la carità - 1 gennaio - Maria SS.ma Madre di Dio 
1 gennaio - Maria SS.ma Madre di Dio   versione testuale
Giornata Mondiale per la pace e la giustizia
 
Intervista ad un operatore Caritas di Biella
 
In cosa consiste la vostra proposta di “accoglienza diffusa”?
Nel cercare di gestire l’accoglienza dei profughi giunti dal Nord Africa , in collaborazione con il Consorzio “Filo da tessere”, volevamo condividere con la comunità ecclesiale il senso e il valore dell’attenzione verso gli altri e contemporaneamente offrire ai profughi una modalità di vita più vicina a quella che auspicano per se stessi. Abbiamo così evitato il concentramento dell’ospitalità in un unico centro, dove le tematiche dell’integrazione vengono sfalsate. I profughi sono stati accolti da famiglie, da parrocchie, da enti religiosi, con una corale partecipazione di volontari e famiglie.
 
Come ha risposto la comunità?
I biellesi hanno risposto con entusiasmo; sono state messe a disposizione 15 soluzioni abitative per 49 persone; sono stati portati a termine 16 percorsi di avviamento al lavoro o assunzione; 13 sono le persone inserite in percorsi di formazione professionale; 47 persone inserite in percorsi di istruzione di italiano livello intermedio e avanzato; tutti hanno ottenuto Protezione sussidiaria o umanitaria (anche a tre persone che non avevano i requisiti la Questura di Biella ha rilasciato una Protezione Umanitaria riconoscendo l’alto livello di integrazione); il territorio ha un progetto molto conosciuto che ha posto il tema della accoglienza al centro del dibattito; è stata mobilitata una grande disponibilità della Cittadinanza; si sta progettando una “immobiliare sociale” che possa valorizzare le disponibilità di soluzione abitativa fin qui ricavate oltre l’esito della vicenda anche per altre situazioni di bisogno; è stato promosso con CARITAS diocesana Biella e la Fondazione cassa di Risparmio Biella , il Santuario di Oropa, un “fondo per il finanziamento” di borse lavoro; sostegno al reddito di famiglie in difficoltà; promozione dell’autoimprenditorialità.
 
Un modo di operare per la pace, accogliendo chi fugge da gravi conflitti…e un’esperienza che lascerà un segno positivo di accoglienza in tutti.