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Organizzare la formazione dei catechisti in Italia - Elementi di analisi e prospettive


Ufficio Catechistico Nazionale - Catechesi - Formazione


ORGANIZZARE LA FORMAZIONE
DEI CATECHISTI IN ITALIA
Elementi di analisi e prospettive





Relazione a cura di Don LUCIANO MEDDI



Il movimento catechistico italiano e l’UCN hanno trattato della formazione dei catechisti in modo continuo e in più riprese prevalentemente negli anni 80 ; sono stati pubblicati due documenti orientativi ; realizzate diverse ricerche sociologiche e riflessioni significative .
Le riflessioni, le ricerche e le esperienze concrete si trovano d’accordo nel ritenere che il tema della formazione dei catechisti rimanda in realtà alla necessità di una analisi più approfondita della situazione catechistica italiana, dei livelli raggiunti e delle speranze di nuova evangelizzazione che essa si porta dentro. Ed è anche consenso comune che non siamo del tutto soddisfatti degli sforzi educativi che la chiesa mette in atto. Proprio per questo parlare della formazione dei catechisti non deve significare lasciare intendere che questo sia il punto debole della faccenda. Al contrario siamo qui per affermare che essi (o esse ?) sono proprio il punto forte del sistema. Sistema educativo ecclesiale che può crescere e superare alcune delle sue difficoltà proprio facendo ulteriore leva sulla importante novità della chiesa postconciliare italiana che è il movimento catechistico. In questo contesto la domanda su una sempre maggiore qualificazione e quindi formazione dei catechisti trova significato ecclesiale adeguato.
In questa relazione mi muoverò attraverso un percorso definito: innanzitutto voglio chiarire quale sia (a mio avviso) il problema centrale della formazione dei catechisti. Esso consiste nella separazione tra obiettivi pastorali e quelli formativi tanto da avere catechisti formati per interventi generici. In secondo luogo metto in luce che la chiesa italiana possiede diversità di percorsi formativi per i catechisti per cui è necessario portare ad unità cioè ad arricchimento reciproco il processo formativo. In terzo luogo affermo che
occorre favorire la formazione secondo un progetto le cui caratteristiche fondamentali sono : il superamento della semplice funzione di socializzazione religiosa ; la natura di accompagnamento dell’azione catechistica, la necessità di inserire la formazione dentro l’intero vissuto personale ed ecclesiale dei catechisti. In quarto luogo metto l’accento sul modello formativo adatto e da ultimo su alcune delle condizioni generali per la sua realizzazione.


segue in allegato