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La partecipazione dei disabili mentali gravi e gravissimi ai sacramenti dell'iniziazione cristiana


Ufficio Catechistico Nazionale - Disabili






Relazione di Mons. PIERANGELO SEQUERI
(non rivista dall´autore)


Distinguerò tre momenti in questa mia conversazione: in un primo momento individuerò alcuni punti della nostra situazione attuale che provocano una riflessione teologica; in un secondo momento faremo una transizione, cioè indicherò due elementi: uno a favore, uno a sfavore, in modo da essere consapevoli fin dove possiamo spingere un po´ e dove invece dobbiamo sapere che faremo fatica; in un terzo momento conclusivo, cercherò di indicare tre punti di approfondimento e di riflessione.
Desidero ancora premettere questo: ho fatto in tempo a cogliere nelle battute di don Silvano un indirizzo che veniva dallo sfondo della sua relazione che mi ha molto sollevato, per affrontare questo argomento senza inutili foghe, anche un pò al riparo da luoghi comuni che come parole slogan possono far piacere alla stampa, al giornalista di turno, alla comunità degli ignari, e qualche volta anche alla comunità dei credenti. Spesso ci si lascia solleticare da parole di grande entusiasmo, cui non corrisponde la realtà.
Qui occorre porsi con la disposizione di imparare molto, perché sappiamo poco, abbiamo anche noi un´esperienza che ha bisogno di formarsi e di illuminarsi con pazienza vagliando anche i concetti, le idee, le parole, perché in apparenza le parole sembrano soltanto un arredo, ma in realtà fanno il loro corso, si trasformano in modi di pensare e modi di agire, che sulla sostanza rivelano i vicoli ciechi, quando magari è un pò tardi, e che magari allora si fa fatica a recuperare. Ciò mi ha tranquillizzato, e a proposito di questo argomento mi permetto non dico di giustificare, ma di attenuare questa mia reattività sul fronte di molti anni impiegati con molta passione e con molto affetto a frequentare questo argomento non solo teoricamente, in astratto, senza sapere com´è collocato. Per cui, un tema così congeniale mi fa sentire il piede sul freno, perché appunto io ho patito e molte altre persone hann
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atito proprio su questo genere di argomenti, a volte anche pericolosi, dannosi e mortificanti a causa di un eccesso di foga teologico-sistematico-pratica, che poi non ha prodotto i risultati che doveva produrre.
Qui sento che sono alleggerito da questa connotazione, sentendo che voi siete in consonanza con un orientamento che appunto prende sul serio la cosa ed è disposto a prendersi la calma necessaria per imparare il cammino. Questo mi aiuta, e posso passare senza altre premesse ai nostri punti.



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