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Emigrati italiani (D. Locatelli)


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 3/08


 

Il 2007 è stato un anno impegnativo con appuntamenti importanti e ritmi sostenuti.

1. Tre le direzioni di fondo condivise con le Delegazioni delle Missioni Cattoliche d’Europa:

a.  Formazione a tutti i livelli

b.  Rivedere il servizio di informazione e comunicazione

c.  Sistema archivistico: conservare e tutelare la memoria.

2. Creare rete fra gli operatori in emigrazione: un punto fondamentale del nostro impegno pastorale.

Situazione e lavoro svolto

Ogni domenica oltralpe si celebrano circa mille Messe in lingua italiana.

La situazione

Sono 447 i centri attivi tra parrocchie e missioni. Per la cura pastorale dei nostri connazionali sono 535 i sacerdoti per le celebrazioni liturgiche in lingua italiana e non solo per le prime generazioni di emigrati, ma per l’intera collettività. Sono coinvolte nella pastorale anche 136 suore e 48 operatori laici.

In Europa, dove la comunità italiana conta oltre due milioni di persone, si registrano 213 strutture pastorali. Le situazioni locali sono quanto mai diversificate e la pratica religiosa non supera mediamente il 5%. Nell’America del Nord, dove gli italiani sono circa 332.000 e dove la frequenza domenicale si aggira sul 30%, sono 167 i centri pastorali con 290 sacerdoti impegnati: sono ben 60 i centri che operano a Toronto e dintorni, di cui alcuni per il solo servizio liturgico domenicale.

La situazione degli operatori pastorali in Europa

La quasi totalità degli operatori pastorali lavora con profonda dedizione nell’assistenza spirituale dei nostri connazionali. Purtroppo alcuni giovani sacerdoti si trovano in difficoltà relazionale e sembrano demotivati. Comunque sono pochissimi i casi problematici e di tensione.

Nel corso dell’anno si sono registrate diverse richieste di servizio pastorale all’estero e si sono contattati circa 20 sacerdoti in risposta all’annuncio di emergenza apparso sul numero speciale di Servizio Migranti della Giornata Mondiale delle Migrazioni.

Di questi sacerdoti ben nove sono partiti in missione, mentre ne sono rientrati undici al termine del loro mandato triennale o per motivi di salute o anzianità.

I nostri connazionali della prima generazione sono sempre presenti e partecipi alle varie iniziative promosse dalla missione e che celebrazioni liturgiche, non altrettanto i giovani, sempre meno motivati.

I giovani e le nuove mobilità

Molte le iniziative di diverso genere programmate di interesse particolare per i giovani stanziali della seconda e terza generazione, come pure in attenzione alla nuova mobilità italiana riguardante gli studenti e i professionisti.

Per le generazioni nate dall’emigrazione si è creato un team di persone, scelto tra i referenti e gli animatori di gruppi pastorali segnalati dalle rispettive Delegazioni e dai responsabili dei giovani delle missioni. I due giovani rappresentanti delle MCI entrati nella Consulta nazionale della pastorale giovanile hanno relazionato sulla situazione e sulle problematiche dei loro coetanei italiani residenti all’estero e su quanto si sta facendo nella Chiesa italiana per loro. Ci si è attivati per informare e coinvolgere le strutture della Chiesa in Italia in modo da rendere loro presenti i giovani d’oltralpe e partecipi ai grandi eventi ecclesiali, soprattutto all’incontro con il Papa a Loreto.

Per la nuova mobilità italiana - Le nuove mobilità definiscono il fenomeno delle migrazioni qualificate: le politiche di cooperazione tra gli Stati nella scienza, nella tecnica; la promozione di specializzazioni universitarie in contesti internazionali, gli stages di studenti all’estero e gli scambi culturali: quasi nessun contatto con le comunità italiane di antica migrazione. Si parla di circa 130.000 soggetti annualmente in mobilità.

Nel 2007 si è intensificato lo studio di questo fenomeno raccogliendo dati più attendibili: il Rapporto sugli italiani nel mondo vi ha dedicato due capitoli. Si è lavorato in sinergia con gli uffici competenti della CEI: il Servizio nazionale per la pastorale giovanile, l’Ufficio scuola e università, il Tavolo ecclesiale per il Servizio civile.

Si è insistito presso le Delegazioni e le MCI per rassodare l’interesse a un cammino di comunione.

Si è partecipato attivamente presso il CGIE e la VII Commissione delle nuove generazioni per la preparazione della 1a Conferenza mondiale dei giovani italiani nel mondo, prevista per la fine del 2008.

Gli impegni significativi nella comunicazione

Tre gli obiettivi per il 2007 sul capitolo della comunicazione:

1. Continuare la comunicazione sui mezzi Migrantes (Migranti-press e Servizio Migranti), sui media CEI (SIR, Radio In Blu, Avvenire) e sui media diretti all’estero.

2. Riflettere insieme agli editori delle sei testate nazionali per rileggere e approfondire il “servizio informativo” delle MCI d’Europa.

In concreto si sono realizzati due seminari (Bruxelles e Nizza) con gli editori e direttori delle testate, tre incontri con i referenti del FISC (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) e del SIR (Servizio Informazione Religiosa). Risultati: inizio di un dialogo interpersonale fino a ora inesistente, constatazione di una frammentazione da superare, formulazione di alcune proposte “politiche” ed operative però non ancora mature per una concretizzazione.

Alla fine 2007, dopo 32 anni, ha chiuso la testata “Contatti”, testata italiana della diocesi di Rottenburg-Stuttgart con 28.000 copie per 6 edizioni all’anno.

Intensi contatti sono intercorsi tra Migrantes e il “Corriere degli Italiani” di Zurigo per un sostegno economico col fine di colmare un deficit tipografico da anni in sospeso.

Grazie al lavoro di un giornalista italiano sono stati pubblicati su Migranti-press 132 articoli riguardanti gli italiani all’estero. Sono stati redatti 134 articoli per le due testate maggiori: 88 pubblicati sul Corriere degli italiani di Zurigo e 46 sul Corriere d’Italia di Francoforte. Un buon lavoro è stato fatto sul SIR, dove sono stati ripresi 41 lanci e sono apparse 4 rassegne stampa dei giornali delle missioni italiane all’estero.

Secondo Rapporto Italiani nel mondo

In seguito al buon risultato del Primo Rapporto sperimentale, il 4 ottobre 2007 è stato presentato il Secondo Rapporto “Italiani nel mondo” 2007, che ha coinvolto oltre 50 esperti del settore. Crescono i contatti con università e istituti di ricerca sulle migrazioni che fanno ben sperare nel raggiungimento dell’obiettivo di mantenere questo servizio almeno fino al 2010 per garantirne autosufficienza economica, autorevolezza riconosciuta e capacità produttiva collaudata. Serve ancora un buon lavoro per rafforzare e ingrandire la rete dei corrispondenti, soprattutto per la rete all’estero dove vivono gli italiani.

Durante il 2007 sono state promosse 35 presentazioni in Italia e all’estero. Sono state stampate e diffuse 7.000 copie.

Sostegno ai Delegati nazionali e ai loro Consigli

Per l’Inghilterra, c’è la novità di un Segretario che affianca l’anziano Delegato.

Per il Delegato svizzero si è vissuto un anno tormentato, con diverse difficoltà di dialogo tra missionari e strutture ecclesiastiche locali. A giugno i Vescovi svizzeri hanno affidato l’incarico di coordinatore a Mons. Leandro Tagliaferro, sacerdote di 74 anni, per uscire dallo stallo. E seguito il rinnovo del Consiglio di coordinamento.

Per il Belgio, il Delegato è giunto alla conclusione del secondo mandato, mentre anche le strutture nazionali belghe subiscono dei cambiamenti radicali soprattutto con le dimissioni del Direttore nazionale delle migrazioni di Bruxelles.

Per la Francia il coordinamento è stato assicurato dallo stesso Delegato del Belgio. Si è constatato un appesantimento di lavoro in questo abbinamento e soprattutto una difficoltà intrinseca propria alla situazione nazionale. Anche questo mandato è arrivato a termine.

Contatti

Nel 2007 si è mantenuta l’attenzione nei contatti con i Vescovi sia negli incontri creati per ragioni di ufficio sia, soprattutto, durante l’Assemblea della CEI.

Circa l’Australia

- Nel 2007 si è concretizzato l’invio di due sacerdoti in Australia, don Michele Perella a Perth e don Giorgio Celora ad Adelaide.

- Si è collaborato per la realizzazione di sette schede specifiche sull’Australia inserite nel sussidio per i giovani “The Spirit of Australia”.

- Tre rappresentanti Migrantes hanno fatto parte del gruppo in visita nell’ottobre 2007 alle città coinvolte nella Giornata mondiale della Gioventù. Obiettivi prefigurati: relazioni con i preti italiani, le associazioni, la stampa e comunicazione.

- Il Convegno “Memory and Prophecy” previsto per aprile 2007 non si è tenuto per le insufficienti adesioni, ma il grande lavoro fatto per la preparazione ha prodotto una pubblicazione, a cura di p. Paganoni, che ha raccolto il pensiero dei relatori invitati.

- A ottobre quattro ragazze hanno iniziato il Servizio civile a Brisbane in collaborazione con la Federazione Cattolica Italiana e p. Mauro Conte, scalabriniano.

- Sono iniziate diverse sinergie con il Servizio Nazionale per la pastorale giovanile in vista della Giornata Mondiale della Gioventù.

Attenzioni puntuali

Si è data attenzione particolare ad alcune situazioni:

1. Assicurare una sede alle Delegazioni nazionali per sostenerne il servizio di coordinamento.

2. Si è investito parecchio nella riflessione teologica per rileggere il servizio all’emigrazione italiana.

3. Si è dato vita al nuovo corso specifico di formazione per i missionari che iniziano il servizio pastorale all’estero.

4. E aumentata la collaborazione con gli altri uffici e strutture della Chiesa italiana.

5. Si sono tenute in massima considerazione le nuove mobilità soprattutto le seconde generazioni nate dall’emigrazione e gli studenti e professionisti presenti in Europa.

Progetti “in progress”

Diversi progetti hanno richiesto un notevole impegno e un buon lavoro di collaborazione con altre istituzioni e uffici ecclesiali. In particolare sono da segnalare:

1. “Devozionario” della religiosità popolare. Il progetto nasce nel 2006 con il Centro studio Latino Americano di Buenos Aires. La sinergia è stata allargata all’Università La Sapienza di Roma e ai responsabili del Servizio Nazionale per il progetto culturale.

2. Servizio “informazione” e “comunicazione” delle MCI d’Europa. Alcune proposte sono sul tavolo della concertazione e aspettano decisioni per trovare le condizioni di potersi concretizzare. Intanto il rischio di chiudere altre testate si fa sempre minaccioso.

3. Servizio civile in Australia con il progetto “Italian Hope”. Le quattro volontarie rientrano in Italia nel marzo 2008 per il corso di mezzo servizio. Continueranno la seconda parte dell’anno per finire al termine di settembre 2008.

4. Collaborazione con il Tavolo ecclesiale sul nuovo Servizio civile. Nel prossimo futuro vedrà la luce il documento finale sul nuovo Servizio civile ed è richiesta presenza e partecipazione anche per possibili progetti di Servizio civile da condividere con altri uffici e realtà ecclesiali.

5. “Terzo Rapporto Italiani nel mondo”. Nuovi collaboratori e nuove sinergie si intrecciano su un sommario di previsione interessante. Il nuovo Rapporto sarà presentato il 29 settembre 2008.

6. Attenzione al “mondo giovani”. Continua la collaborazione con il Servizio nazionale per la Pastorale giovanile. Quattro sono gli ambiti di questa vicinanza: la Consulta nazionale dove portiamo il segnale dell’esistenza dei giovani italiani che vivono nel mondo, l’Agorà dei Giovani con il percorso triennale del quale informiamo le MCI dell’Europa, la Fiaccola della pace (Macerata-Loreto e in occasione della GMG) e la GMG di Sidney 2008.

7. Il progetto generale della rete Migrantes ha offerto l’opportunità di avvicinare i Direttori regionali e diocesani per sensibilizzazione e coinvolgimento nella ricerca di nuovi missionari in emigrazione. In modo particolare è stata seguita la regione Sicilia.

Nuova nomina

A partire dalla fine del mese di marzo 2008 la Direzione nazionale dell’Ufficio è stata assunta da don Michele Morando, della diocesi di Verona.