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Confrontarci con la Parola di Dio e tra di noi (PG. Saviola)
Saluto e presentazione del Convegno

Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 6/07


Cari Direttori diocesani e collaboratori, ringrazio anche a nome di tutti voi S.Ecc.za Mons. Tommaso Valentinetti, Arcivescovo di Pescara-Penne, Vice-Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molesana e Membro della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. Lo ringraziamo vivamente per averci accompagnati nella preghiera di inizio di questo convegno e di averci fatto dono della sua parola.

E ora un cordialissimo saluto a tutti Voi che avete risposto all’invito di partecipare a questo nostro incontro che è ormai entrato, a scadenza biennale, nella vita della Migrantes e che quest’anno acquista un valore del tutto particolare coincidendo con il ventennale della Fondazione Migrantes 1997-2007, al quale stiamo dando largo spazio in tutti i numeri della nostra rivista “Servizio Migranti” e in altre celebrazioni pensate ad hoc come questo convegno. Ci auguriamo che si tratti di una tre giorni in serena amicizia e distensione, anche se di notevole impegno per tutti.

Trasmetto il saluto anche del nostro Presidente, S.E. Mons. Lino Bortolo Belotti, che non mancherà di farsi presente di persona. Fra poco darò lettura anche del breve messaggio del Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, Card. Renato Raffaele Martino, e del Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, S.E. Mons. Giuseppe Betori.

Ci raggiungeranno:

- a Bucchianico, S.Ecc.za Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto,

- a Manoppello, S.Ecc.za Domenico Angelo Scotti, Vescovo di Triveneto.

Ai saluti è congiunto anche un vivo ringraziamento, perché ognuno di Voi ha dovuto rinunciare a chissà quante cose e fare salti mortali fra i tanti impegni per rispondere a questo nostro appuntamento. Comunque abbiamo troppo bisogno nel nostro servizio ai migranti, spesso scabroso e pieno di difficoltà, di sentirci fraternamente vicini e di confrontarci.

Confrontarci anzitutto con la Parola di Dio, alla quale ci rimanda già il titolo stesso del convegno, perché a suggerirci che la “Persona è una storia sacra” è lo stesso prologo di Giovanni. Anche le prime due relazioni - quella biblica che terrà Don Giuseppe Bellia della Facoltà teologica di Sicilia, e quella pastorale, della prof.ssa Cristina Simonelli della Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale - ci aiuteranno a vedere tutto il nostro lavoro alla luce di questa Parola, che per noi non è mai ripetitiva, ha sempre la freschezza e l’attualità dell’oggi capace di riversare su di noi, assieme alla luce per vedere la strada da percorrere, anche l’energia e il coraggio per non interrompere o rallentare il nostro cammino.

Confrontarci poi tra di noi per mettere in comune quanto può essere di generale interesse e utilità. A questo fraterno confronto ci sentiamo ancora  una volta spinti dalla Parola di Dio. Mi viene infatti spontaneo mettere in bocca ad ognuno di Voi, e non soltanto a me, l’espressione che accompagna il saluto iniziale di S. Paolo ai Romani: “Ho il vivo desiderio di vedervi, per comunicarvi qualche dono spirituale, perché ne siate fortificati, o meglio, per rinfrancarmi con voi e tra voi mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io” (Rm 1, 12).

Quale forte sottolineatura: “rinfrancarmi con voi e tra voi, io e voi”! Occasioni privilegiate per questo confronto saranno non soltanto i lavori di gruppo e le sintesi dei medesimi, ma anche le due testimonianze a cura dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale dei Rom e Sinti e le lectio dopo la recita delle lodi mattutine e così pure altri momenti come gli interventi dopo le relazioni e gli stessi discorsi di corridoio e a tavola.

Ci aiuteranno per le nostre riflessioni le tre corpose relazioni:

-          la figura del Direttore diocesano “Voce di chi non ha voce”, di S.Ecc.za Mons. Domenico Sigalini, Vescovo di Palestrina;

-          la figura del Direttore diocesano “Pastorale d’insieme” del sottoscritto;

-            sottolineature della “Nota conclusiva” del Convegno Ecclesiale di Verona, di don Michele Morando, Direttore diocesano Migrantes.

Come avrete notato, tema rilevante continua ad essere la figura del Direttore Diocesano Migrantes, anche per il fatto che molti di Voi sono nuovi a questo compito e soprattutto per il fatto che dobbiamo affrontare aspetti sempre nuovi di questo complesso problema delle migrazioni, in continuo aumento e continua evoluzione. Vorremo in particolare cogliere da Voi le risonanze che ha avuto nella vostra diocesi la “Lettera alle comunità cristiane su migrazioni e pastorale d’insieme”, pubblicata dalla CEI alla fine del 2004, che interessa ogni ambito della pastorale diocesana, ma in modo più pressante e diretto il nostro.

Da parte della Migrantes nazionale preme anche un vostro suggerimento sul progetto di avere entro breve tempo un contatto diretto con le singole realtà regionali della Migrantes per una lettura comune della situazione e, come si auspica, per un rilancio dell’impegno nel servizio pastorale ai migranti a livello sia regionale che delle singole diocesi.

Da Voi attendiamo rilievi e suggerimenti anche nei confronti della Migrantes nazionale, sempre in vista di un più efficiente servizio da parte nostra e di un più razionale e fruttuoso collegamento reciproco, sia attraverso i mezzi tradizionali, sia con una maggiore valorizzazione della via informatica.

Auguri dunque di buon lavoro.

 

Mons. Piergiorgio Saviola

Direttore generale

Migrantes

Roma