Marzo 2016
I media sono in crisi. Non solo la carta stampata, ma tutta la catena di produzione dellinformazione. Di fronte a una concorrenza spietata e a un calo inesorabile degli introiti pubblicitari, i giornali, le radio, le televisioni sono tutti alla ricerca di un nuovo modello. Basato su unindagine inedita sui media in Europa e negli Stati Uniti, questo libro propone di creare un nuovo statuto di associazione non profit, a metà strada tra lo statuto delle fondazioni e quello delle società per azioni, che concili attività commerciale e attività senza fini di lucro. Un simile statuto consentirebbe ai media di essere indipendenti dagli azionisti esterni, dagli inserzionisti e dai poteri pubblici, e di operare invece contando sui lettori, sui dipendenti e su metodi innovativi di finanziamento, incluso il crowdfunding. Julia Cagé propone un metodo ambizioso, che incrocia le sfide della rivoluzione digitale e la realtà del XXI secolo, e che si ispira a un presupposto fondamentale: che linformazione, come listruzione, è un bene pubblico, e come tale va difeso. Il dibattito è aperto: ne va, molto semplicemente, del futuro della nostra democrazia.
Lautore
Julia Cagé è professore di Economia presso il Dipartimento di Economia e Scienze a Sciences Po, Parigi, ed è membro della Commission Économique de la Nation. Ha completato gli studi di dottorato presso lHarvard University nel 2014. I suoi interessi si concentrano sulleconomia politica, la storia economica e lorganizzazione industriale; i suoi lavori sono stati pubblicati sullAmerican Economic Journal: Applied Economics, sul Journal of Globalization and Development e sul Journal of International Economics.
Salvare i media. Capitalismo, crowdfunding e democrazia
Autore: Julia Cagé
Editore: Bompiani
Prezzo: 16 €
Pagine: 128
Intervista allautrice di Alessandro Zaccuri di Avvenire