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Il decreto legislativo del Servizio Civile universale   versione testuale
Nella G.U. dal 3 aprile 2017

(20 aprile 2017) - Il Consiglio dei ministri rende operativo il primo pezzo della riforma del Terzo settore, quell’articolo 8 della legge 106 del 2016 che ridisegna il servizio al Paese dei giovani, anche stranieri. L’idea, lanciata dall’ex premier Renzi, è di potenziare l’attuale servizio civile nazionale, rendendolo 'universale'. Ovvero dare la possibilità di farlo svolgere a tutti i giovani che lo vogliano: gli stanziamenti in questi anni l’hanno permesso solo alla metà di chi faceva domanda. Aperto a tutte le ragazze e tutti i ragazzi tra i 18 e i 28 anni, italiani o stranieri regolarmente soggiornanti, il Servizio civile universale viene incontro alle esigenze dei giovani. Per conciliare questa esperienza con lo studio, la formazione o le prime esperienze lavorative, l’orario settimanale viene infatti ridotto a 25 ore. Anche la durata complessiva può variare tra gli 8 e i 12 mesi. Per i volontari è confermato il compenso mensile di 433 euro. La domanda deve essere rivolta direttamente agli enti convenzionati, che poi selezionano i giovani da avviare al servizio. Viene introdotta la programmazione triennale, che permette agli enti di calibrare le risorse e gli investimenti per la formazione del personale addetto e degli stessi volontari. La riforma prevede anche la possibilità di svolgere un periodo di servizio all’estero. Le finalità del servizio civile saranno perseguite con programmi di intervento anche in specifiche aree territoriali, quali le città metropolitane, e ampliate a più settori di intervento rispetto ad oggi: assistenza, protezione civile, patrimonio ambientale e riqualificazione urbana, patrimonio storico, artistico e culturale, educazione e promozione culturale e dello sport, agricoltura in zona di montagna e sociale, biodiversità, promozione della pace tra i popoli, nonviolenza e difesa non armata, promozione dei diritti umani, cooperazione allo sviluppo, promozione all’estero della cultura e delle comunità italiane.