Questanno vi auguro un Natale a porte aperte, verso le periferie umane. Un Natale a passo lento, guardando negli occhi e ascoltando. Un Natale da facilitatori della grazia, e non da chi pretende di esserne controllore, in una casa paterna, non in una dogana. Un Natale audace e creativo, non allinsegna del si è fatto sempre così. Vi auguro un Natale di autentica pietà popolare, senza devozioni che ne siano prive. Un Natale da realisti ma senza perdere lallegria, correndo il rischio dellincontro con il volto dellaltro. Vi auguro, insomma,… un Natale nella Gioia del Vangelo. Buona festa!