La storia della chiesa parrocchiale di San Vincenzo de‘ Paoli è intrinsecamente legata della costruzione del borgo rurale di La Martella, promosso dall‘UNRRA-CASAS (United nations relief and rehabilitation administration - Comitato amministrativo soccorso ai senzatetto), ideato come villaggio modello a 7 km dal capoluogo, realizzato per accogliere gli abitanti dei Sassi di Matera in occasione delle operazioni di risanamento (legge 17.5.1952) e nel quadro della Riforma Fondiaria. Dopo gli studi preliminari della missione statunitense dell‘Economic Cooperation Administration (Piano Marshall) e le iniziative di Adriano Olivetti e dell‘Istituto Nazionale di Urbanistica, la redazione del progetto del borgo viene affidata nel 1951 dall‘UNRRA-CASAS al gruppo di Luigi Agati, Federico Gorio, Pier Maria Lugli, Ludovico Quaroni, Michele Valori. L‘incarico per la progettazione della chiesa viene dato al solo Quaroni, membro più anziano del gruppo (Quaroni 1985, p. 62), che aveva già avuto occasione di sviluppare una specifica riflessione sul tema ecclesiale nel progetto della chiesa al Prenestino (1947, non realizzato) e nel concorso per Santa Maria Maggiore di Francavilla a Mare bandito dall‘Unione Cattolica Artisti Italiani (1948, vinto e realizzato a partire dal 1951). Il progetto della chiesa si sviluppa nel quadro del procedimento amministrativo per la realizzazione del borgo, autonomamente rispetto alle autorità ecclesiastiche. L‘erezione della parrocchia avviene il 28 giugno 1953, su iniziativa dell‘arcivescovo delle diocesi unite di Acerenza-Matera, mons. Vincenzo Cavalla, dopo la consegna delle prime 50 abitazioni del villaggio.