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La formazione dei catechisti nella comunità cristiana - Roma, 25/03/1982

Ufficio Catechistico Nazionale

Commissione episcopale per la dottrina della fede, la catechesi e la cultura

PRESENTAZIONE
850La vita delle nostre comunità cristiane, che ogni giorno lo Spirito del Signore arricchisce dei suoi doni, esprime oggi un particolare impegno nell’annuncio della parola di Dio. Il magistero pontificio e, per quanto riguarda la Chiesa in Italia, il rinnovamento della catechesi promosso dall’episcopato (che ha trovato una particolare attuazione nella pubblicazione dei nuovi catechismi), hanno tracciato un cammino di rinnovata vitalità delle Chiese locali, in un servizio più ampio e più intenso della catechesi. Con grande gioia e riconoscenza verso lo Spirito del Signore, salutiamo il manifestarsi di tanto impegno, che vede all’opera presbiteri, religiosi, religiose e un numero sempre crescente di laici: giovani, mamme e papà, intere famiglie. Le nuove problematiche che nascono dall’estendersi del servizio catechistico, la presenza di tanti nuovi catechisti, hanno già stimolato le nostre Chiese locali a offrire momenti e strumenti di formazione. Tutti infatti siamo consapevoli che solo un’adeguata e permanente formazione può sorreggere la dedizione che scaturisce dalla scoperta di questa particolare chiamata del Signore al servizio della catechesi nella sua Chiesa.
851Come contributo a tante numerose e lodevoli iniziative, la Commissione episcopale per la dottrina della fede, la catechesi e la cultura ha voluto si compilasse il presente sussidio. Esso si propone di offrire un insieme di riflessioni e indicazioni operative, con cui sostenere le iniziative già in atto, favorire la nascita di nuove, orientare l’impegno di tutti su vie di vera comunione ecclesiale. Il sussidio si rivolge in primo luogo ai responsabili della pastorale catechistica nelle Chiese locali, come strumento di analisi della loro attività e come proposta per la loro progettazione. Esso è rivolto anche ai catechisti, perché, attraverso la riflessione, sempre sostenuta dalla preghiera, possano riscoprire le motivazioni di fondo del loro servizio e le linee maestre del cammino formativo. Questo, infatti, prima ancora che di iniziative è frutto di convinzioni profonde, di maturazione interiore, di vera crescita spirituale. In questo modo i catechisti sapranno far maturare il fervore e la gioia del loro impegno in un servizio alla parola di Dio e alla Chiesa, che diventi testimonianza di vita.
Roma, 25 marzo 1982, solennità dell’annunciazione del Signore.
Giulio Oggioni, vescovo di Bergamo,presidente della Commissione episcopaleper la dottrina della fede, la catechesi e la cultura.