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Disabilità, Contributi dalle diocesi
Vacanza-dialogo con i disabili
Diocesi di Vicenza



Ufficio Catechistico Nazionale - Catechesi e disabilità


Vacanza-dialogo con i disabili


(di Silva Stefanutti - Diocesi di Vicenza)



Eravamo più di trenta persone a Lanzo Torinese, nella prima settimana di agosto 2000, rappresentanti diocesani della pastorale dei disabili, animatori della catechesi e persone disabili, riunite nel Progetto «Campo di luce» per un’esperienza di vacanza-dialogo all’insegna della condivisione e della fraternità. Tale progetto è nato dalle pressanti richieste di comprensione e di sostegno da parte di persone, di famiglie, di parrocchie, di associazioni.
Il dottor Stefano Toschi di Bologna, che vive in prima persona questa problematica, ha guidato la riflessione comune, sui temi dell’accoglienza, della comunicazione, dell’amore e della festa, seguita ed integrata da attività pittoriche e di drammatizzazione che hanno coinvolto tutti. Si è trattato di una catechesi attiva che ha trovato uno spazio vitale in quotidiane liturgie festose e partecipate da tutti, nei canti e giochi che sono stati manifestazione di autentica gioia e capacità di fare festa.
La partecipazione dei disabili, attiva e costruttiva, ha confermato ancora una volta che non possono essere considerati persone che necessitano solo di assistenza, essendo con la sola presenza strumenti di evangelizzazione. Anche la persona con deficit va coinvolta in un cammino di crescita che favorisca la partecipazione alla vita comunitaria nel riconoscimento delle caratteristiche individuali e del contributo che possono rendere. Non sempre la comunità ecclesiale è consapevole della ricchezza che c’è in queste persone, troppe sono ancora le difficoltà nel conoscere ed accettare chi è diverso. Ci siamo così resi conto che c’è bisogno, a monte, non solo di una sensibilizzazione generica, ma anche e soprattutto di una preparazione spirituale di animatori ed educatori, che attinge direttamente alla forza della Parola di Dio. Così è scaturita in noi la certezza che l’incontro a Lanzo Torinese doveva essere l’inizio di un progetto da condurre i
nsieme, con le rispettive chiese locali, per porre le basi di una pastorale rinnovata. La trama dei rapporti fondati sulla carità, quella carità che è il tessuto connettivo del Vangelo, noi l’abbiamo riscoperta e vissuta in quei giorni con l’aiuto di Maria. Nel suo grembo materno abbiamo fatto esperienza del suo silenzio, sempre unito allo Spirito Santo, che avvolge Cristo «La Parola che abita in mezzo a noi» (Gv 1,14); Parola che noi stessi porteremo nelle nostre comunità ecclesiali con l’impegno di irradiarne raggi fecondi, ognuno nella propria realtà di vita.
Ecco perchè abbiamo ravvisato l’importanza di incontri di formazione come quello che abbiamo vissuto per accrescere il numero di animatori in grado di trasmettere questa luce rinnovata della carità. Vogliamo concludere con le parole del dott. Stefano Toschi che nel suo libro, intitolato «La meraviglia», accomuna la realtà dell’handicap «alla pietra scartata dai costruttori» (Sal 118) e dice: «Quale costruttore sarebbe così pazzo da prendere una pietra spaccata per farne addirittura la testata d’angolo?...Ma Dio ama tutte le pietre e non vuole buttarne via nessuna. Egli vede che tutte le creature senza di lui sono ferite. Questa è la grande differenza tra Dio e l’uomo. L’uomo scarta sempre qualcosa o qualcuno...Dio dà la sua grazia a tutto...»