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Veritas in Caritate n. 10/6 (2017)   versione testuale
«L’unità di tutti i suoi discepoli è stata l’accorata richiesta che Gesù Cristo ha presentato al Padre poco prima della sua passione e morte (cfr Gv 17,21). Il compimento di questa preghiera è affidato a Dio, ma passa anche attraverso la nostra docilità e obbedienza alla sua volontà. Preghiamo gli uni per gli altri perché il Signore ci conceda di essere strumenti di comunione e di pace, confidando nell’intercessione dei Santi Pietro e Paolo e di Sant’Andrea. Anch’io vi domando, per favore, di continuare a pregare per me.»: con queste parole papa Francesco ha concluso il suo discorso alla delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli che anche quest’anno ha voluto essere presente alla festa dei Ss. Pietro e Paolo per riaffermare, proprio con la sua presenza, il cammino di comunione che nasce dalla condivisione di una comune memoria, come tappa fondamentale per comprendere il mistero dell’unità nella diversità. Questa presenza, così come quella di una delegazione della Chiesa Cattolica a Costantinopoli per la festa di Sant’Andrea, costituisce una tradizione ecumenica ormai consolidata che ha assunto un significato nuovo in questi ultimi anni, soprattutto alla luce dei nuovi rapporti tra Roma e Costantinopoli, che hanno dato orgine a gesti e documenti ecumenici; questi gesti e documenti hanno assunto una valenza che va oltre la definizione di una nuova stagione nelle relazioni fraterne tra Roma e Costantinopoli, che hanno superato i 50 anni di vita, tanto che il Documento di Chieti che è stato redatto dalla Commissione teologica cattolico-ortodossa, può essere considerato uno dei frutti di questa nuova stagione. Nella Documentazione Ecumenica, dopo il discorso di papa Francesco alla delegazione del Patriarcato Ecumenico, del 28 giugno, si può leggere, nella versione inglese, la lettera del Patriarca Ecumenico Bartolomeo a papa Francesco per la festa dei Ss. Pietro e Paolo nella quale vengono riaffermati quei principi ecumenici che invitano i cristiani a proseguire un cammino di comunione così come è chiesto da Cristo.
Nella prospettiva di un ulteriore sviluppo del cammino ecumenico vanno lette le parole di papa Francesco in occasione della Pentecoste, che sono riportate, traendole, come tutte le altre di papa Francesco, dal portale della Santa Sede; si tratta del breve discorso (3 giugno) ai leader evangelici che hanno partecipato al Giubileo d’oro del rinnovamento carismatico cattolico, le parole per la preghiera di Pentecoste proprio per il Giubileo d’ore (3 giugno) e poi l’omelia per la celebrazione eucaristica di Pentecoste (4 giugno). Nella Documentazione Ecumenica viene anche ripubblicato il discorso di papa Francesco per l’udienza, il 9 giugno, ai partecipanti alla Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso, che ha affrontato il tema Il ruolo della donna nell’educazione alla fraternità universale; del Pontificio Consiglio viene riportanto il messaggio Cristiani e musulmani: insieme per la cura della casa comune, pubblicato per la conclusione del Ramadan per riaffermare, ancora una volta, la volontà della Chiesa Cattolica di proseguire il dialogo islamo-cattolico contro ogni forma di violenza.
Sempre nella Documentazione Ecumenica, oltre che il discorso di papa Francesco alla Assemblea generale della ROACO (Riunione delle opere per l'aiuto alle Chiese Orientali), della quale farte la Fondazione Giovanni Paolo II, si può leggere il documento Orizzonti di libertà che è stato uno dei frutti della Festa nazionale dei protestanti italiani, promossa dalle Chiese luterane, valdesi, battiste, metodiste e dall’Esercito della Salvezza, che si è tenuta a Milano (1-4 giugno); con questa Festa Sola Scrittura, solo Cristo, sola Grazia, e sola Fede le Chiese evangeliche hanno voluto testimoniare l’unità nella diversità, lanciando un messaggio con il quale riaffermare uno dei principi fondamentali della Riforma del XVI secoli. Dopo questi giorni milanesi è in programma, per sabato 28 ottobre, una giornata Liberi per amare e servire, per concludere questo anno di «commemorazione» del 500° amiversario dell’inizio della Riforma.
Nell’Agenda Ecumenica vanno ricordati i due incontri promossi dall’Ufficio Nazionale per l’Ecumensmo e il Dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana: le giornate di studio Cosa ci ha lasciato Martin Lutero? Per una conclusione aperta del quinto centenario della Riforma. (Trento, 6-7 ottobre), in collaborazione con la Chiesa Evangelica Luterana in Italia, e il convegno ecumenico nazionale «Nel nome di colui che ci riconcilia tutti in un solo corpo» (cfr. Ef. 2,16) (Assisi, 20-22 novembre), in collaborazione con l’Arcidiocesi Ortodossa di Italia e Malta del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, la Chiesa Apostolica Armena, la Diocesi di Roma del Patriarcato Copto Ortodosso, la Chiesa d’Inghilterra, la Diocesi Ortodossa Romena d’Italia e la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.
Il 18 giugno, a Arezzo, la Fondazione Giovanni Paolo II ha voluto ringraziare il Signore per i 60 anni di sacerdozio di mons. Luciano Giovannetti, vescovo emerito di Fiesole, presidente della Fondazione della quale in questi venti anni di attività e nei dieci di vita istituzionale della Fondazione, è stato la guida spirituale, suggerendo, invitanto, sostenendo, proponendo, coinvolgendo tanto da far diventare la Fondazione Giovanni Paolo II una comunione di uomini e di donne che, da mille strade diverse, hanno scoperto la gioia di coltivare e di vivere «dialogo, cooperazione e sviluppo». Questa questa giornata a Arezzo, che si è aperta da un breve fraterno e amicale saluto di mons. Riccardo Fontana, arcivescovo di Arezzo-Cortona- Sansepolcro, si è artciolata prima in un incontro pubblico con il cardinale cardinale Óscar Maradiaga, arcivescovo di Tegucicalpa, coordinatore del Consiglio dei cardinali per la riforma della Curia, sullo stile di vita della Chiesa al tempo di papa Francesco, a poi in una celebrazione eucaristica nel Duomo di Arezzo; di questa giornata viene pubblicata una dettagliata cronaca nella Per una rassegna stampa dell’ecumenismo, dove si può leggere di un’altra iniziativa, promossa dalla Fondazione Giovanni Paolo II, per creare ponti per la pace in Medio Oriente, cioè l’organizzazione di un torneo di calcio giovanile a Fiesole con la partecipazione di una squadra della Palestina.
Per una rassegna stampa sull’Ecumenismo si apre con una breve nota sull’iniziativa della Società Biblica in Italia per offrire una Bibbia a tutti coloro che arrivano a Lampedusa, dopo mille e mille vicissitudini, con negli occhi il dolore per coloro che non sono riusciti a sopravvivere al viaggio della speranza: un grazie al Signore per il dono della Società Biblica in Italia.
Riccardo Burigana